Il programma di assessment “It 360”, concepito da Meta Group, si propone di offrire ai responsabili dell’area informatica una serie di analisi che consenta di valutare performance e costi della struttura, confrontandoli con metriche di mercato, diverse da settore a settore.
Fornire agli It manager una specie di cruscotto direzionale per facilitarli nella gestione dellarea di loro competenza, è lobiettivo che Meta Group si è data con il nuovo servizio di assessment "It 360", che si aggiunge allofferta complessiva in ambito benchmarking e misurazione di performance.
Con Antonio Piroso, amministratore delegato della società in Italia, abbiamo approfondito le finalità di questo programma. Per aiutare i Cio a definire meglio, e con un approccio concreto, le loro strategie di supporto al business aziendale, – spiega il manager – abbiamo individuato quattro fasi di analisi. Una è data dal controllo dei costi It, visti attraverso il confronto della spesa media per settore dindustria. Con le metriche che sono tipiche di questo tipo di analisi e che sono capite anche dagli interlocutori con i quali un Cio di solito si confronta, persone di solito non tecniche, abbiamo individuato delle analisi che parlano di percentuale di incidenza della spesa It sul fatturato, percentuale della spesa It sui costi operativi, spesa It per addetto e via dicendo. Quindi, tutta una serie di calcoli che sono facilmente presentabili allalta direzione, che alla fine mettono a confronto dati omogenei in base al settore di attività. Per cui, un primo contributo di Meta è quello di presentare al cliente i dati aggiornati, che abbiamo raccolto sul mercato, e poi passare allanalisi dei dati interni; mettendo insieme tutte le informazioni ottenute, riusciamo ad avere un quadro della situazione". E questa è una prima fase, definita dal confronto tra la spesa It dellazienda e metriche che non sono solo interne allIt, anche se sono presenti valori che parlano di costo per Mips, o per linea di codice sviluppata, e via dicendo. Una volta fatto questo tipo di analisi, – prosegue Piroso – cè anche laspetto di valutare nel dettaglio i costi informatici puri, per cui si procede a un maggior focus sui costi dei vari segmenti che compongono lIt aziendale. Dal momento che al giorno doggi con la diffusione delloutsourcing e quindi con il fatto che molti utenti non hanno più, per esempio, i costi di gestione interna dei mainframe, ma hanno dei prezzi che pagano per avere un servizio adeguato, noi facciamo anche il distinguo tra unanalisi dei costi e unanalisi dei prezzi per certi servizi. Va, infatti, tenuto presente che quando si spende un 3% del fatturato in informatica, un conto è comprare servizi per un 3% e un altro gestirseli internamente".
Altri due punti contemplati dal servizio "It 360" di Meta sono costituiti dallanalisi che va a controllare sia lefficacia sia lefficienza dei processi di delivery. Per cui mettendo insieme tutti i risultati di questi quattro pezzi di un unico puzzle, secondo Piroso, un responsabile dei sistemi informativi può, alla fine, ottenere una sorta di cruscotto che gli permette di gestire bene i suoi costi, e quindi, per esempio, decidere di indirizzare i suoi investimenti in aree che possono essere critiche, perché sono quelle che hanno un maggior impatto sul business aziendale, e sulle quali magari si è reso conto di non investire a sufficienza o di avere una gestione operativa poco efficiente. Fra le altre cose – osserva il nostro interlocutore – quando per esempio in unazienda andiamo a verificare lefficacia dellIt, siamo soliti intervistare gli utenti interni allazienda, cioè la parte dedita al business, ai quali chiediamo qual è la percezione sui progetti sviluppati per loro dalla divisione It, facendo una serie di domande su tempi e costi previsti, in modo da capire il livello di rispondenza di piani e programmi concordati. Per fare ancora un esempio pratico, se una banca, che ha un certo tipo di architettura distribuita e possiede server dappertutto, riceve da noi dei dati che le danno unidea di quanto deve costare in media un server, si rende subito conto se questa componente allinterno della sua realtà è particolarmente cara o meno, e quindi decidere se conviene procedere a un consolidamento, e darsi degli obiettivi di spesa entro cui stare, oppure verificare se i server sono dimensionati in maniera corretta per offrire i servizi richiesti, o se invece sono scarsamente utilizzati. Negli ultimi tempi, ormai, il processo è quello di utilizzare nei confronti dellIt distribuita le stesse logiche di uso che per anni hanno caratterizzato il mainframe, in quanto si tratta di macchine che devono essere sfruttate almeno al 90% delle loro possibilità, per ammortizzare al meglio il costo".
Un servizio ah hoc
Meta, dunque, si propone di aiutare il Cio con due approcci: o di fornirgli semplicemente uno studio della sua situazione e come ottimizzarla, e poi il servizio finisce qui, oppure aiutarlo a costruire un cruscotto che gli consenta di raccogliere i suoi dati, di monitorali continuamente per avere una chiara visibilità della sua situazione, e continuare a fornirgli i dati aggiornati di riferimento con cui confrontarsi.In sintesi – conclude Piroso – con questo programma aiutiamo il Cio, in base a dati concreti e di mercato, a costruire una sorta di cruscotto aziendale in modo che possa essere proattivo nella gestione dei propri costi e dimostrare concretamente al business come stanno andando avanti i piani concordati insieme. La logica del servizio "It 360" è quindi quella di dare al responsabile dei sistemi informativi uno strumento di gestione dimpresa, come se lIt fosse unimpresa".





