La lunga marcia dello storage On Demand

Ibm presenta una vision multilivello con quattro elementi logici portanti: offerta hardware, software di virtualizzazione, tool di gestione e, infine, strumenti di orchestrazione. Tra le novità spiccano TotalStorage Productivity Center, Resiliency Family e Data Retention 450.

L’istanza On Demand rappresenta da tempo uno snodo centrale dell’offerta Ibm, impegnata a trasformare i propri prodotti in strumenti capaci di abilitare nuovi modelli di business. Non sfuggono a questa evoluzione neppure le soluzioni storage, sollecitate anche da un mercato che nel 2007, almeno secondo un’analisi di International Technology Group, peserà per il 22% sui budget aziendali. In particolare, la declinazione dell’ambiente storage Ibm secondo l’ubiqua logica On Demand prevede una struttura articolata su più livelli, alla cui base sta, come è naturale supporre, l’offerta hardware.


"La gamma dei prodotti Ibm è oggi costituita da un’ampia gerarchia di soluzioni, dall’enterprise disk fino ai midrange tape – ha sottolineato Sergio Resch, Emea marketing manager TotalStorage Solutions di Ibm -. Un’offerta recentemente ampliata con il nuovo entry point Ess 750, una soluzione dalle funzionalità enterprise a prezzi midrange, e con l’ultimo Nas Gateway 500 con processore Power4".


Il nuovo sistema Ess 750, rilasciato ad aprile (si veda Linea Edp n°15, pag. 12), offre una capacità tra gli 1,1 e i 4,6 Tb e 20 funzionalità di automazione, che permettono di eseguire job in parallelo spostando la gestione delle code dal server all’unità Ess. Inoltre, tramite la Multiple Allegiance, l’accesso simultaneo ai volumi logici è garantito a più server zSeries o S/390. Questa funzione, con i Parallel Access Volumes, permette al sistema di elaborare più richieste di I/O in parallelo. Infine, il sistema offre un maggiore set di servizi di copia e di tool di gestione, indispensabili per realizzare soluzioni capaci di supportare le aziende nel rispetto dei parametri di continuità operativa prestabiliti.


Il nuovo Nas Gateway 500, basato su Power4, usa un software di rete che permette di ottimizzare l’infrastruttura storage, offrendo un accesso rapido ai diversi sistemi in cui risiedono i dati. Realizzato per fornire funzionalità di file serving ai sistemi Ibm eServer, TotalStorage Ess e TotalStorage FastT Storage Server, il gateway supporta client Unix, Linux e Windows.

Virtualizzazione e gestione


"Sopra l’infrastruttura hardware stanno i prodotti di virtualizzazione – ha continuato Resch -, ambito in cui Ibm è l’unica a offrire strumenti a livello sia di sistemi su disco sia di file system. Gli ambienti supportati da San Volume Controller sono, tra l’altro, aumentati, offrendo la gestione degli accessi e di disaster recovery tanto agli Ibm Ess e FasT, quanto agli Hitachi Lightning, Hitachi Thunder, Hp Ema, Emc Symmetrix ed Emc Clariion". Con questo supporto esteso di ambienti storage terzi, Ibm porta la virtualizzazione dei dati aziendali all’85%, una percentuale che sarà corretta al 95% non appena sarà aggiunta la parte Eva (Enterprise virtual array), come ha puntualizzato Luigi De Vizzi, director of TotalStorage Sales, South region di Ibm.


Al terzo livello della struttura delle soluzioni storage On Demand di Ibm sta la gestione infrastrutturale, quella della gerarchia, quella degli archivi e il recovery management. "Per indirizzare il problema della gestione dell’infrastruttura, Ibm ha confezionato TotalStorage Productivity Center, uno strumento in grado di ottimizzare le risorse San eterogenee attraverso funzionalità di integrazione e automazione" ha commentato Resch. La suite fornisce un punto centralizzato per la gestione dell’hardware, il mantenimento delle reti storage e l’analisi di metriche prestazionali. Inoltre, Productivity Center automatizza la gestione delle infrastrutture storage, riducendo l’intervento umano e il numero dei possibili errori commessi nei processi di gestione. L’interoperabilità con i prodotti degli altri fornitori è garantita attraverso l’interfaccia Snia Smi-S.


Il prodotto è parte della Ibm TotalStorage Open Software Family, una gamma di soluzioni storage che raccoglie l’intera offerta Tivoli e le numerose funzionalità di virtualizzazione disponibili in Ibm TotalStorage Virtualization Family.


"Per quanto concerne il recovery management – ha continuato Resch – Ibm offre TotalStorage Resiliency Family, un set di strumenti di disaster recovery e business continuity, basato su soluzioni applicative e server integrate". Il prodotto offre funzionalità di back up di base, ripristino e disaster recovery real time e multisite, supportando le aziende nel bilanciamento dei costi in base alle informazioni da gestire. La soluzione è applicabile anche agli ambienti host e si basa sulla tecnologia Ibm Global Mirror for Enterprise Storage, che sfrutta l’asincrona Pprc (Peer-to-peer remote copy) per incrementare la velocità di mirroring dei dischi su distanze oltre i 300 Km con un ritardo di 3/5 secondi.


"Per la gestione gerarchica dei dati e l’archiviazione, Ibm dispone da anni di un prodotto focalizzato – ha sottolineato Resch -. Da sempre il ciclo di vita dei dati è, infatti, superiore a quello delle tecnologie. Le nostre ultime novità concernono le cartucce 3592 Worm e TotalStorage Data Retention 450, una soluzione integrata che permette alle aziende di adeguarsi alle disposizioni di legge”. Il sistema, che abbina i server pSeries basati su processori Power con i prodotti TotalStorage e il nuovo Tivoli Storage Manager for Data Retention, è inserito in un cabinet protetto e permette di preservare i dati senza alterazioni per un determiato periodo. La capacità storage varia da 3,5 a 56 Tb.


L’ultimo livello dell’infrastruttura storage On Demand di Ibm è rappresentato dall’Orchestration, ossia dagli strumenti che automatizzano l’esecuzione dei flussi senza impattare sulle applicazioni. In questo ambito manca ancora qualche tassello, ma Ibm sta preparando un grande rilascio entro fine anno" ha concluso De Vizzi.

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