Sta provocando ripercussioni a catena la decisione di Siemens Computer Systems di non dare seguito agli investimenti nella versione a 32 bit di Solaris, lo Unix per piattaforme Intel x86 di Sun. La società, infatti, pare aver spostato tutti gli …
Sta provocando ripercussioni a catena la decisione di Siemens Computer
Systems di non dare seguito agli investimenti nella versione a 32 bit di
Solaris, lo Unix per piattaforme Intel x86 di Sun. La società, infatti,
pare aver spostato tutti gli investimenti di sviluppo destinati all’Os Sun
dalla piattaforma Intel, mettendoli in stanza di compensazione, in attesa
degli orientamenti di Solaris su Ia-64 (la prossima versione a 64 bit
dell’architettura Intel). L’intendimento, se confermato, in prima battuta
permetterebbe di attribuire a Solaris su Intel a 32 bit l’etichetta di
filone in via di esaurimento. In seconda battuta consentirebbe ai promotori
del progetto Monterey, come Ibm e Sco (che hanno i propri Unix da portare
avanti. In particolare, Sco ravvede nelle mosse di Siemens un buon segno,
dato che queste aprirebbero un immediato spiraglio per il rafforzamento di
UnixWare con Windows Nt sui server Primergy di Siemens.
E in seguito ai recenti accordi, Siemens comincerà, da ottobre, a rivender
e
i server Sparc di Fujitsu, che, nella fattispecie, si trova in terza
posizione nella classifica di fatturato derivante dalla vendita di server,
dietro Compaq e Dell, ma davanti a Hp e Ibm, società che, lasciate perdere
le diatribe su Monterey e Solaris, non devono vedere di buon occhio la
scalata di Siemens.





