Caccia grossa di Microsoft in Sicilia

Gli ispettori della società controllano i negozi di tre città dell’isola. E scoprono copie illegali a raffica

31 marzo 2004 “La media regionale rilevata in Sicilia in merito a comportamenti illeciti nella vendita di software è una fra le più alte mai riscontrate nelle campagne di verifica condotte da Microsoft e ha contribuito ad alzare la media nazionale di ben 3 punti percentuali, dal 32% al 35%”. Rossano Ziveri, direttore divisione soluzioni e partner Pmi di Microsoft commenta con amarezza i dati che arrivano dalle rilevazioni siciliane delle consuete indagine della società.
I risultati della campagna che Microsoft ha condotto in tre città dell’isola evidenziano come Messina sia la provincia in assoluto più colpita dal fenomeno dell’offerta di software Microsoft non originale: su 23 punti vendita coinvolti nell’indagine, ben 19 sono risultati non in regola. Al secondo posto Catania, con 25 rivenditori che hanno offerto copie non originali di prodotti Microsoft su 32 negozi visitati. Infine, Palermo è la città meno coinvolta dal fenomeno, con 31 rivenditori non in regola su 55 visitati: un tasso che rimane comunque molto al di sopra della media nazionale.

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