Epson presenta i nuovi inchiostri DURABrite, resistenti all’acqua e alla luce. Le prime stampanti a poter usufruire di queste cartucce sono la C64 e la C84, disponibili a fine estate
1 agosto 2003 Epson ha presentato una nuova linea di cartucce
per stampanti fotografiche resistenti all’acqua e alla luce. Questi
inchiostri a pigmenti, definiti DURABrite, utilizzano una tecnologia
brevettata che consente di incapsulare in una resina particolare ciascuna particella
di pigmento nero e colore. Uno speciale polimero trattiene le particelle in modo
che rimangano nella soluzione e non si coagulino. In questo modo le particelle
di pigmento di questi nuovi inchiostri si legano alla superficie del foglio e
non vengono assorbite dalle fibre della carta, con il risultato di stampe più
nitide.
La resistenza all’acqua, anche su carta comune, è invece garantita
dalle particelle insolubili degli inchiostri DURABrite.
Epson dichiara anche una notevole stabilità alla luce delle stampe effettuate
con questi nuovi inchiostri. Fino a 80 anni su carta comune Epson (contro i 50
ad esempio di Hewlett Packard).
Questi inchiostri, ad oggi, possono però essere utilizzati solo
in due nuove stampanti Epson, la C64 e la C84.
La prima ha un motore da 17 pagine al minuto e una risoluzione massima ottimizzata
di 5760 DPI. La connessione con il PC avviene tramite porta parallela e USB.
Il prezzo di vendita al pubblico sarà di 99 euro IVA compresa
e sarà disponibile alla fine dell’estate così come la C84.
Quest’ultima, venduta a 129 euro, sostituisce di fatto
la “vecchia” C82. Produce fino a 12 pagine al minuto a colori e
22 in bianco e nero.





