Abbeynet ha presentato un nuovo portale pensato per operatori di Tlc, provider e grandi aziende.
Forte del consenso ricevuto tra l’utenza consumer con il servizio gratuito di Web telephony Chocophone, la cagliaritana Abbeynet, attiva da tre anni nello sviluppo di tecnologie e piattaforme di comunicazione integrate, rilancia sul mercato corporate con un nuovo prodotto, Abbeyphone, questa volta a pagamento.
“A livello tecnologico – ha esordito Luca Filigheddu, chief technical officer di Abbeynet – abbiamo lavorato per sviluppare una piattaforma che dal punto di vista dell’architettura potesse mettere a disposizione di system integrator, operatori telefonici e grandi gruppi industriali una serie di servizi Web capaci di favorire il contatto con la clientela o di arricchire la comunicazione all’interno delle aziende. Su questo core tecnologico abbiamo quindi sviluppato una serie di prodotti modulari e customizzabili, in grado di garantire sistemi di telefonia a basso costo e di offrire servizi innovativi che si integrano nell’infrastruttura esistente senza richiedere dolorosi cambi d’abitudine”. Per operatori di Tlc e provider, Abbeynet ha pensato per esempio a pulsanti attivabili sui siti Web in modo da far parlare l’utente finale con un call center o chiamare in video gli operatori che lavorano su pc. Per la comunicazione interaziendale, invece, sono stati ideati servizi in grado di sfruttare la rete Internet o una Vpn già attiva tra le sedi.
“In realtà, Abbeyphone è un contenitore – ha affermato Filigheddu – che racchiude un’offerta in costante ampliamento. Per ora abbiamo sviluppato un servizio di Web Telephony prepagata che permette di chiamare via Internet telefoni fissi e mobili in tutte le parti del mondo. Ma Abbeyphone significa anche videotelefonia e a breve attiveremo strumenti di messaggistica, oltre a un’area di invio e ricezione fax”.
Per accedere ai servizi, l’utente non deve scaricare alcun software, ma semplicemente registrarsi sul portale. A questo punto è pronto per entrare nell’area riservata, dove potrà disporre del client telefonico e degli strumenti per la gestione del suo traffico.
“Il servizio è stato realizzato in modo da permettere l’accesso anche in dial up. Non si può pensare, infatti, di mettere un pulsante sul sito di un ente e pretendere che chiunque si colleghi disponga di una Adsl – ha sottolineato Filigheddu –. Per quanto riguarda la sicurezza, invece, sfruttiamo sistemi Ssl. Ci sono, inoltre, alcuni livelli di securiy a token. Quando l’utente effettua una chiamata, vengono infatti generati una serie di gettoni, che tengono conto dell’Idc e dell’indirizzo Ip utilizzati”. In tema di wireless, Abbeynet ha già allo studio alcune soluzioni in grado di rendere Abbeyphone accessibile anche a chi usa i palmari. “In questo modo il vincolo dell’indirizzo Ip permane – ha concluso Filigheddu -, ma all’utente viene garantita una maggiore mobilità”.
Tra le referenze, Abbeynet vanta già numerose realtà italiane tra cui il Banco di Brescia, la Banca Lombarda e l’Inps.





