La distribuzione moderna, in tutte le sue forme, è accomunata dalle stesse difficoltà gestionali. Soluzioni software specializzate potrebbero risolvere molti problemi, ma il mercato si presenta acerbo. Anche nel caso del promettente wireless, il terreno è in gran parte da coltivare.
Il mondo della distribuzione commerciale in Italia è stato protagonista, negli ultimi anni, di profonde trasformazioni. I mercati si sono aperti e si è dovuta porre una crescente attenzione ai concetti di qualità e sicurezza dei prodotti, per non parlare della sensibilizzazione alle tematiche ecologiche. Lintegrazione europea e la moneta unica, poi, hanno rappresentato unulteriore propulsione per il cambiamento, che deve essere supportato dalle tecnologie.
Parlare solo di grande distribuzione è, in realtà, inadeguato; soprattutto in Italia, dove i punti vendita operano anche in poche decine di metri quadri. Come ci ha spiegato Davide Cozzarolo, retail industry manager point of sales solutions di Tc Sistema, "il largo consumo confezionato si può suddividere in gruppi multinazionali, gruppi cooperativi, grande distribuzione italiana e distribuzione organizzata italiana". Secondo la società, che è arrivata al mondo del retail capitalizzando la propria esperienza sulla ristorazione collettiva e commerciale, "non bisogna dimenticare che di commercianti si tratta: queste realtà "parlano" con le merci, hanno a che fare con un cliente finale che vuole servizi e hanno bisogno di capire, a fine giornata, quanto e cosa hanno venduto". Tutta la distribuzione tradizionale, in sostanza, è accomunata dalle stesse problematiche gestionali, di front e back office. Ma proprio gli ambiti gestionali interni, secondo Cozzarolo, sarebbero ancora in gran parte lasciati al loro destino: primo tra tutti quello della supply chain e, poi, la gestione dei contratti della distribuzione, molto complicata a causa della varietà di condizioni e di scontistica praticata. "Sotto questultimo aspetto – ha aggiunto Cozzarolo – ricorrere a un Erp significa trovarsi a che fare con una soluzione generica. Meglio utilizzare prodotti specializzati, che servono sia per realtà dotate di centrale di acquisto che devono gestire contratti con un elevato numero di fornitori, sia per lindustria produttrice, che deve gestire nei confronti dei fornitori la liquidazione dei premi". Ma di prodotti verticali specializzati per le problematiche del retail, Cozzarolo ne individua pochi. "Nei prossimi due anni si faranno i giochi – ha commentato il manager – dato che attualmente non esiste un leader tecnologico in Italia per il mondo della distribuzione organizzata".
Passando al front end, il wireless ha già raccolto senza dubbio maggiori favori, modificando le metodologie di lavoro. "Avrà un peso rilevante – ha confermato Cozzarolo – ma non quanto i media gli attribuiscono: il self scanning, per esempio, può rappresentare, in un superstore appena lanciato, il 10 o 20% del fatturato. Molte novità, in sostanza, potranno avere solo un ruolo di servizio per una fetta circoscritta di fatturato". In altri casi ci vorrà ancora tempo perché le innovazioni conquistino il mercato. È il caso delle etichette elettroniche, strumenti utilissimi di cui si parla da oltre 10 anni, ma che hanno ancora costi unitari troppo alti per sostituire gli onnipresenti codici a barre.
Infine, esistono soluzioni che, secondo Tc Sistema, già potrebbero essere sfruttate ma che il mercato italiano ancora non conosce. Per esempio, una nuova filosofia di cassa che la società ha già introdotto allestero: si tratta di schermi touch screen da utilizzare come interfaccia. "Sono display user friendly, con tempi di apprendimento limitati e un tasso di errore inferiore rispetto alle macchine con tastiera – ha descritto Cozzarolo -. Inoltre, il touch screen risolve il problema dei cassieri mancini o destrorsi che con i sistemi tradizionali rappresenta un forte ostacolo ergonomico". Un ulteriore esempio di applicazione "appetibile", che deriva dalla ristorazione dove ha già preso piede, è relativo allarea gastronomia, dove attraverso la distinta base e luso dei ricettari (per esempio, quanti grammi di ogni ingrediente ci vogliono per fare uninsalata russa), possono essere effettuati i controlli di conto economico sul prodotto.





