Nel secondo trimestre la società registra un calo del 3% nel fatturato, compensato, in linea tendenziale, da una significativa crescita dei servizi di outsourcing
15 aprile 2003 È una situazione un po’ contraddittoria, quella
nella quale versa Accenture. Nel secondo trimestre dell’esercizio
finanziario in corso, la società ha registrato un fatturato di 2,83 miliardi
di dollari, in calo del 3% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
Il risultato viene giudicato positivamente dal board direttivo della
società, soprattutto in considerazione della notevole crescita del business
legato all’outsourcing, che, con un fatturato di 828 milioni di dollari,
registra un incremento del 33% rispetto all’anno scorso.
Continua, com’era del resto facile prevedere, il calo dell’attività di
consulenza, che perde il 15% e si attesta a 2 miliardi di dollari. Un
risultato, quest’ultimo, che risente sia del pesante calo dei prezzi, sia
del rallentamento della domanda e che ha portato l’azienda a decidere
ulteriori tagli per 750 addetti.
La soddisfazione, per il board direttivo, deriva anche dall’avere in casa
prenotazioni e contratti da attivare per 4,75 miliardi di dollari.





