Vanno a rilento gli sviluppi che Oracle ha avviato per ampliare il proprio portafoglio in direzione del data warehousing. Sebra che il costruttore ritarderà di almeno sei mesi il rilascio di Warehouse Builder, un compless o pacchetto per l’estra …
Vanno a rilento gli sviluppi che Oracle ha avviato per ampliare il proprio
portafoglio in direzione del data warehousing. Sebra che il costruttore
ritarderà di almeno sei mesi il rilascio di Warehouse Builder, un compless
o
pacchetto per l’estrazione, la trasformazione e il caricamento dei dati da
sistemi legacy, applicazioni e altre fonti, in un magazzino predisposto per
operazioni di analisi. Inizialmente, il prodotto era stato annunciato in
novembre e avrebbe dovuto essere rilasciato entro la fine di marzo. Per il
momento, invece, non esiste ancora nemmeno una versione beta e
probabilmente non ce ne sarà una prima di maggio o giugno.
Ufficialmente, l’azienda ha fatto sapere di volersi mantenere prudente per
essere certa di rilasciare prodotti di qualità. Secondo una fonte interna,
le difficoltà nascerebbero dalla scelta iniziale di voler scrivere il
pacchetto in Java, cosa che avrebbe creato complessità inattese e cattive
prestazioni. In particolare, occorrerebbero migliorie per le gestione dei
metadati in ambienti distribuiti.
Il contrattempo rischia di danneggiare Oracle, che ha fin qui indirizzato
le aziende con necessità tool per il movimento di dati verso propri
partner, generando un mercato ormai consolidato. Mentre gli sviluppi su
Warehouse Builder proseguono, il costruttore continuerà a offrire
estrattori di dati ìer Sap R/3 e Peoplesoft, così come Applcation Data
Warehouse, un software nato per creare, mantenere e amministrare un
magazzino di dati. Il ritardo arriva mentre altri costruttori si stanno
muovendo nella stessa direzione. SI veda, per esempio, il caso di
Hummingbird, che ha di recente acquisito Leonard’s Logic, produttore
francese di Genio, un tool per il movimento dei dati.
