Lo specialista di progetti di e-government, dopo aver aperto filiali e uffici in varie nazioni europee, approda nel Bel Paese.
13 marzo 2003 Per EzGov è arrivato il momento di pensare in modo deciso all’Italia. Infatti, dopo avere consolidato la propria presenza in Gran Bretagna (dove detiene il 60% del mercato dei progetti di e-government), aver aperto un headquarter ad Amsterdam e aver curato progetti in altre nazioni europee, la società intende puntare ora sulla nostra pubblica amministrazione e su alcuni large account. “La scelta strategica dell’Italia – ci ha detto Francesco Silvestro, direttore di EzGov Italia – è stata fatta verso la metà del 2002, perché il nostro Paese presentava un programma di e-government ben definito, aveva un budget e c’era un coordinatore del tutto, il Ministro Lucio Stanca, con un piano molto ambizioso. Da quel momento abbiamo portato avanti una strategia di sviluppo di relazioni di mercato molto importante attraverso un roadshow, sia con le aziende protagoniste del settore nostre partner, come Ibm e Eds, sia con gli utenti finali, quindi le regioni e le grandi imprese. Con alcune di esse stiamo anche negoziando accordi per realizzare progetti insieme”. EzGov, lo ricordiamo, nata nel 1999 ad Atlanta, sviluppa e implementa software e soluzioni che consentono alla Pubblica amministrazione di fornire servizi più efficienti a cittadini e aziende, grazie all’impiego di nuovi canali come, per esempio, Internet. Le soluzioni software proposte sono basate su standard aperti e consentono di proporre servizi basati su Web, senza per questo dover sostituire i sistemi legacy.
EzGov ha già fornito soluzioni a diverse decine di enti pubblici negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e ha collaborato con Eds allo sviluppo di Money Claim Online, di cui al momento cura l’hosting. Si tratta di un servizio basato su Web per la registrazione di richieste di recupero crediti per il dipartimento di giustizia del governo inglese.
“Per affermarci sul mercato italiano – ha proseguito Silvestro – stiamo percorrendo varie strade, sia negoziando con le regioni, che in questo momento stanno avviando i primi progetti di e-government nel nostro Paese, sia valutando opportunità a livello di social security”. Le soluzioni che EzGov propone alle Amministrazioni pubbliche sono basate su Flex Foundation, una suite di prodotti software che può essere integrata con un qualsiasi sistema di back end in modo da consentire l’accesso tramite diversi canali, quali Ivr (risposta vocale interattiva), dispositivi di comunicazione portatili, information point e Internet. La suite Flex Foundation è, inoltre, basata su standard aperti compatibili J2Ee (Java 2 Enterprise edition) e con le direttive dell’Unione Europea pubblicate nell’ambito di eEurope 2002.





