La ridefinizione dei processi e la contestuale riorganizzazione, che ha coinciso con l’acquisto dell’Erp Gea di Delta System, sono alla base di un salto di qualità fatto di tempi di lavorazione più rapidi, controlli qualitativi puntuali e una gestione più razionale delle commesse
Specializzazione estrema, snellezza organizzativa e costante innovazione: si riassume così la filosofia di Inoxveneta, impresa di subfornitura situata nel distretto industriale con la più alta concentrazione produttiva di attrezzature per il catering e la ristorazione. Un territorio dai confini segnati dai fiumi Piave e Livenza, e già battezzato, in modo evocativo, Inox Valley. Spiega Alfonso Kratter, direttore generale dell’azienda di Vittorio Veneto: «Il nostro impegno si concentra su un numero relativamente limitato di lavorazioni per fabbricare componenti e assiemati in lamiera d’acciaio».
L’azienda, 130 addetti e un fatturato superiore ai 16 milioni di euro, opera da quasi un trentennio come terzista per le maggiori aziende produttrici di elettrodomestici e grandi cucine. «Facciamo vanto della nostra flessibilità produttiva – riprende Kratter – e di una tecnologia di lavorazione all’avanguardia. Agli inizi degli anni Ottanta abbiamo avviato l’informatizzazione dell’azienda, prima adottando un sistema S/36 e successivamente passando all’As/400, piattaforma di cui disponiamo tuttora (oggi è un modello 720). Nell’ultimo biennio abbiamo compiuto un significativo salto di qualità in termini organizzativi, che ha coinciso con l’introduzione di un sistema Erp».
Il pacchetto Gea della software house Delta System (che fornisce peraltro a Inoxveneta una sorta di outsourcing in-house), messo in produzione allo scoccare dell’anno 2000.
«Gli aggiornamenti e gli sviluppi avvengono comunque senza sosta, nel quadro di un costante investimento sull’innovazione, di cui l’Ict è parte integrante».
L’azienda opera prevalentemente su commessa e fa leva su una politica di co-progettazione e co-produzione che abbina a servizi su misura per ciascuno dei clienti, i cui ordini vengono gestiti a seconda delle esigenze specifiche e per i quali sono spesso definite modalità di consegna ad hoc. Inoxveneta produce anche semilavorati, fabbricati a lotti: per alcuni assemblati la logica è quella del cartello, un po’ come produrre a scorta, mentre per il resto prevale la personalizzazione. «Fatta eccezione per le guide dei cassetti destinate ai mobili delle grandi cucine – aggiunge il direttore generale dell’azienda di Vittorio Veneto – non abbiamo articoli a listino: anche se appartenente alla medesima linea di business, ogni prodotto corrisponde a un cliente diverso».
Nove volte su dieci dagli stabilimenti di Inoxveneta escono pezzi e assemblati realizzati per un singolo committente. Anche i prodotti semilavorati utili al processo di fabbricazione non possono considerarsi standard, visto che spesso sono soggetti a modifiche.
Una produzione complessa
L’estrema varietà delle situazioni e la conseguente flessibilità richiesta costituiscono uno specchio fedele della complessità produttiva. «I reparti sono strutturati attorno a 8 isole, ciascuna affidata a un responsabile e dedicata a una famiglia “prodotto-cliente”. Produzione snella e linee corte sono alla base delle nostre scelte organizzative – dice Kratter -. Le unità condividono tutte gli stessi obiettivi di efficienza e di qualità sia rispetto ai processi che alla resa». E godono di una certa autonomia per l’interfacciamento con il cliente e con i fornitori da cui acquisire i componenti richiesti. In un simile contesto si è inserita la rinnovata piattaforma applicativa. «All’adozione del pacchetto Gea, che ha portato a una sostanziale ridefinizione dei processi – dice Kratter – ha fatto riscontro un’opera di riorganizzazione per mezzo della quale abbiamo raggiunto un maggiore livello di efficienza e di efficacia. In particolare, abbiamo ottimizzato le commesse dei componenti comuni, eliminando una certa frammentazione implicita e legandoli più strettamente agli altri articoli commissionati su ordine».
Dall’opportuno raggruppamento dele commesse, deriva anche la razionalizzazione dei fabbisogni. «Il nostro prodotto ha valore perché fornito sulla base di precisi canoni qualitativi e soprattutto nei tempi definiti dal cliente. Tempi che spesso appaiono piuttosto ridotti: l’esigenza di accelerare ulteriormente i ritmi di lavorazione ha trovato supporto nella piattaforma Erp, che si è rivelata potente e flessibile quanto basta. Siamo un’impresa industriale ma ci consideriamo sempre più una società di servizio». Del resto, per alcuni tra i clienti siti nel territorio distrettuale e che lavorano a più stretto contatto con Inoxveneta, i tempi di consegna si riducono spesso alle 48 ore.
«Il sistema – prosegue Kratter – consente anche di eseguire delle simulazioni: ipotesi di lavoro, utili per impostare l’attività di produzione». Che viene peraltro monitorata in real-time attraverso appositi terminali che registrano le ore lavorate dirette e indirette, le quantità prodotte e scartate, gli esiti dei controlli di qualità.
L’azienda è certificata Iso 9002 e sta ora lavorando, con l’obiettivo di estendere l’applicazione dei concetti di qualità ai diversi processi operativi, per documentare per intero le relazioni che intercorrono con i clienti. Un ulteriore impulso in questa direzione viene dal progetto di Crm che Inoxveneta ha appena avviato.
«Iniziamo con il supporto alla forza vendita – spiega Kratter – per estendere poi l’interazione ai clienti principali». Intanto, a questi ultimi l’azienda comunica lo stato di avanzamento sulla base delle righe d’ordine, così come le date di consegna, attraverso un meccanismo operante in modalità batch capace di estrarre i dati e poi spedirli tramite Internet. Il database è già pronto per offrire “viste” interattive, e Inoxveneta attende soltanto la procedura di host-on-demand. Prima di avviarsi, a piccoli ma costanti passi, verso l’Erp esteso.





