Per il ministero del Welfare, Unisys ha realizzato Siles, il sistema informativo dei lavoratori extracomunitari stagionali. Ecco un caso di business-to-government, che cerca di migliorare il flusso dei dati al servizio delle politiche sociali
Negli ultimi anni in Italia è aumentato in maniera significativa il flusso migratorio di lavoratori stagionali extracomunitari, provenienti da Paesi extra europei. Il ministero del Welfare si è così trovato a dover far fronte a un considerevole carico di lavoro e a risolvere il problema di gestire e monitorare il flusso di ingresso, poiché ogni lavoratore extracomunitario che entra nel nostro Paese deve essere identificato, ottenere il visto d’ingresso, il permesso di soggiorno e il libretto di lavoro. È nata, dunque, l’esigenza di snellire i processi e i tempi della “macchina” burocratica statale che, per evadere una pratica, aveva bisogno di oltre 40 giorni.
Un sistema informativo creato “al volo”
Unisys ha saputo aiutare il ministero del Welfare sviluppando Siles, il sistema informativo dei lavoratori extracomunitari stagionali, entrato in funzione lo scorso 1° luglio, contribuendo a cambiare il tradizionale rapporto tra cittadino e Pubblica amministrazione.
Siles si basa su un database centralizzato, collocato presso la direzione generale dell’impiego del ministero del Welfare, nel quale vengono raccolti tutti i dati relativi alle singole pratiche per l’assunzione di lavoratori stagionali. Si tratta di una banca dati informatizzata, protetta da un sistema di controllo per gestire accessi riservati, collegata con le direzioni provinciali del lavoro, le ambasciate, i consolati, le questure, la polizia di frontiera e le associazioni di categoria. Attraverso il portale del ministero (www.minwelfare.it) gli enti pubblici autorizzati possono accedere a un’area riservata, e di conseguenza alla pratica inserita nel data base centralizzato per la parte di competenza.
Fino a qualche mese fa, i lavoratori extracomunitari stagionali e i datori di lavoro dovevano recarsi personalmente negli uffici pubblici per avere informazioni e richiedere tutta la documentazione necessaria a regolarizzare la loro posizione. I datori di lavoro, per esempio, dovevano fare una richiesta alla direzione provinciale del lavoro per iniziare le pratiche di assunzione e chiedere alla questura il nulla osta preventivo. A questo punto la pratica passava al consolato del Paese di appartenenza del cittadino extracomunitario che doveva rilasciare il visto d’ingresso. Per evadere una pratica e regolarizzare un lavoratore occorreva più di un mese. Dal 1° luglio, grazie alla soluzione Siles sviluppata da Unisys, c’è stata una sostanziale riduzione del tempo medio di evasione di una pratica: si è passati da 40 giorni a una settimana.
Siles ha permesso, inoltre, di semplificare la gestione delle pratiche amministrative e di tracciare l’intero processo, dando la possibilità di vedere in tempo reale lo stato dell’arte delle singole pratiche e la situazione di ogni lavoratore.
Tramite Siles è possibile elaborare anche i dati relativi ai lavoratori stagionali e ricavare dati statistici e proiezioni, utili per supportare decisioni importanti sui flussi migratori.
Un evidente vantaggio di questa soluzione è la cooperazione e condivisione di informazioni tra diverse amministrazioni, attraverso la semplificazione del processo di comunicazione verso le imprese ed i cittadini extracomunitari, senza trascurare l’effetto di razionalizzazione delle procedure, a livello nazionale, avvenuto nelle direzioni regionali e provinciali del lavoro.
Un effetto della razionalizzazione dei processi è il maggiore controllo sull’identificazione dei lavoratori, con la creazione di un’anagrafica centralizzata e un più preciso controllo sul rispetto dei tempi di uscita dall’Italia del cittadino extracomunitario, una volta cessato il rapporto di lavoro.
La seconda fase del progetto prevede che in futuro anche lavoratori e datori di lavoro possano accedere attraverso Internet a informazioni e modulistica muniti di password, richiedere certificati, presentare domande, ricevere informazioni sullo stato delle proprie pratiche, usufruendo di servizi disponibili 24 ore su 24, riducendo i tempi di attesa e le code allo sportello.
Con il progetto Siles, Internet è diventato un canale privilegiato utilizzato dal ministero del Welfare per l’erogazione di servizi alla collettività.





