Non potendo manipolare il linguaggio di Sun a proprio piacimento, Bil lGates e soci stanno saggiando la possibilita di proporre agli sviluppatori un prodotto similare e, dunque, concorrenziale.
La sentenza contraria sulla "manipolabilità" di Java sta spingendo
Microsoft da un lato agli inevitabili aggiustamenti richiesti dal giudice
Ronald Whyte, ma dall’altro allo sviluppo di ipotesi alternative, che le
cosentano un controllo sugli sviluppi applicativi futuri e, parimenti, uno
svincolo dai contratti di licenza e dai testi imposti da Sun e riconosciuti
dalla giustizia Usa.
Il possibile nuovo competitor di Java si chiama Cool ed è un linguaggio ch
e
si preannuncia simile nel design object-oriented e sarà veromilmente legat
o
a doppia mandata a Windows. Un po’ di sviluppatori sono già stati informat
i
della sua esistenza e qualche fortunato ne ha già assaggiato qualche
anticipazione. La proposta di Cool presuppone l’abbandono dell’attuale tool
Java di casa Microsoft, ovvero Visual J++, disponibile da non molto nella
versione 6.0 e integrato nel più ampio ambiente Visual Studio 6.
Dalla casa di Redmond sono sinora giunte ammissioni sull’esistenza del
progetto, anche se ufficialmente non viene considerato un "major
focus".
Cool sta letteralmente per C++ Object Oriented Language e, pertanto, denota
la discendenza diretta dal linguaggio C++, al quale verrebbe abbinato il
supporto Com+. Lo scopo iniziale è quello di rendere più semplice la
programmazione in C++, strumento assai apprezzato dagli sviluppatori per le
caratteristiche tecniche, ma sicuramente più difficile di Java da usare. I
l
progresso del progetto sembra strettamente legato a quello di Windows 2000,
che sarà pronto solo verso la fine dell’anno e che conterrà Com+. Nel
frattempo, resta ben vivo Visual J++, il che, per ora, costituisce un
indubbio vantaggio per lo sviluppo di Java anche fra gli adepti dei
prodotti Microsoft.
Non è ancora dato sapere se sarà proposto un supporto cross platform sti
le
Java, ma in generale questa è materia delicata, sulla quale a Redmond si
tende a mantenere il più stretto riserbo. Per la verità, tutte le
ammissioni su Cool sono un po’ a metà, dati gli aspetti giudiziari ancora
in essere, le ovvie ragioni di segreto industriale e la volontà di non
allarmare inutilmente i numerosi sviluppatori che stanno comunque
procedendo lungo la via Java. Pare comunque che sia stata presentata al
giudice Whyte un’istanza di autorizzazione allo sviluppo di un linguaggio
alternativo a Java, non legato ai test di compatibilità di Sun. Il
magistrato non si è ancora ufficialmente pronunciato, ma avrebbe definito
il concetto "molto interessante". Chiaramente, se Microsoft doves
se
perdere definitivamente la causa con Sun (e la cosa richiederà ancora un
po’ di mesi prima di una soluzione), Java sarebbe abbandonato in favore di
Cool. Qualche indicatore in questa direzione è già arrivato: Java non
appare al centro dei futuri sviluppi applicativi e di sistema e, inoltre,
non ci sono piani per l’aggiornamento di Visual J++ 6.0, né di altri
prodotti, per aderire alle specifiche Java 2, annunciate da Sun a fine ’98.
Dovendo ottemperare, nell’immediato, all’ingiunzione preliminare del
giudice Whyte, Microsoft ha comunque proceduto ad aggiornare il Service
Pack 4 per Windows Nt 4.0, adeguando, in particolare, la Java virtual
machine per Internet Explorer 4. Ora il browser dovrebbe risultare
compatibile con Jni (Java Native Interface), ovvero l’interfaccia usata dai
programmatori per scrivere le applicazioni destinate a funzionaresu
differenti piattaforme.
Il nuovo Pack include anche il rimedio a un bug nel programma di setup per
l’Anno 2000, che colpiva i server Nt che facevano girare Site Server
Express 2.0 e Message Queue Server 1.0. L’aggiornamento è disponibile
gratuitamente sul sito Web di Microsoft, ma esiste anche un Cd, nel quale
sono inclusi driver per Compaq Fibre Storage e il software Wbem/Wmi (Web
Based Enterprise Management e Windows Management Interface).





