Per il colosso inglese che progetta chip, terzo trimestre da dimenticare e la riduzione del 10% dell’intera forza lavoro, ma anche il rilascio di due implementazioni per l’architettura proprietaria Arm11
16 ottobre 2002 Dopo
aver riportato un terzo trimestre con profitti in calo, rispetto alle precedenti
stime, Arm corre ai ripari e annuncia la riduzione del 10% della propria intera
forza lavoro. Passaggio obbligato dopo che, al termine del Q3, le entrate nette
dell’azienda che progetta chip sono diminuite di circa un terzo, fino a
raggiungere i 5,9 milioni di sterline, o 0,6 centesimi per azione, rispetto agli
8,8 milioni, o 0,9 centesimi, riportati un anno fa. La riduzione della spesa da
parte dei produttori di memorie ha avuto pesanti conseguenze anche sul
fatturato del vendor inglese che, lo scorso 29 settembre, ha chiuso la
trimestrale con 33,3 milioni di sterline, l’11% in meno rispetto al medesimo
periodo dell’esercizio precedente. Inoltre, considerando la flessione
che interessa il mercato di riferimento, Tim Score, Chief Financial Officer
di Arm, ha fatto sapere che le stime, almeno per i prossimi due trimestri, non
sembrano essere delle migliori.
Ma a dispetto della crisi, è di questi
giorni l’annuncio del rilascio sul mercato, da parte di Arm, di due nuove
implementazioni per l’architettura proprietaria Arm11. Si tratta di Arm1136J-S e
Arm1136Jf-S, due soluzioni che, nelle intenzioni della società, faranno da core
application a set-top box, videocamere digitali, telefoni di seconda e terza
generazione, apparecchiature VoIp, modem a banda larga, gateway residenziali,
punti di accesso alle reti Lan e dispositivi per la sicurezza. Le soluzioni
supporteranno una serie di sistemi operativi fra cui, Windows Ce, Palm Os, Wind
River VxWorks e Linux.





