Software più affidabile, nuova scommessa per Microsoft, Oracle e Nasa

In collaborazione con l’università Carnegie Mellon, un gruppo di società ha avviato un programma per l’informatica “sostenibile”, che punta a definire le corrette procedure per lo sviluppo del software insieme agli strumenti in grado di accertare la sua affidabilità e sicurezza.

Società e organizzazioni come Microsoft, Oracle, Cisco Sytems e la Nasa hanno stretto con la celebre università Carnegie Mellon un accordo per cercare di rendere il software più affidabile, sicuro e con meno bachi. Il programma per l’informatica “sostenibile” (Sustainable computing consortium) inaugurato dalla Carnegie Mellon University chiama a raccolta i rappresentanti dell’accademia, gli enti governativi, le società ad alta tecnologia e le aziende utilizzatrici di software. Con un finanziamento iniziale di 30 milioni di dollari, il gruppo punta a definire le corrette procedure per lo sviluppo del software insieme agli strumenti in grado di accertare la sua affidabilità e sicurezza.

Per Ken Jacobs, responsabile della strategia di prodotto di Oracle, «i nostri standard hanno subito in un inaccettabile degrado nel corso della nostra quotidiana esperienza. Dobbiamo riportare l’ingegneria del software ai livelli di maturità che abbiamo raggiunto nella costruizione dei ponti e degli edifici. Nessuno si aspetta che un palazzo possa crollare ogni giorno».

Gli organizzatori del consorzio rivelano che in base alle ultime ricerche i difetti nei programmi software sono costati, in mancata produttività, 175 miliardi di dollari nel 2001. Da anni gli sviluppatori si scontrano con questa problematica. La stessa Microsoft ha calcato la mano su tale aspetto lanciando qualche tempo fa la sua campagna per una informatica “di cui fidarsi”. Jacobs afferma che il nuovo gruppo di lavoro non ha ancora fissato alcun obiettivo temporale, ma si è detto ottimista sui miglioramenti ai quali il software andrà incontro in futuro grazie a un’azione obiettivamente ambiziosa.

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