Nasce GlobalValue, joint venture nei servizi Ict tra Gruppo Fiat e Ibm Italia

La nuova società, patecipata in parti uguali dai due big, si pone sul mercato mondiale come una società in grado di erogare soluzioni infomatiche di Erp esteso, di servizi di Web enabling e di outsourcing.

Due mondi industriali, piuttosto lontani tra loro, come Gruppo Fiat e Ibm si
sono unite per dar vita a una joint venture nell’ambito dei servizi di Ict. Ha
dunque preso ufficialmente corpo l’accordo strategico siglato tra i due big che
ha dato vita a GlobalValue, nuova realtà con sede a Torino, partecipata al 50%
da Business Solutions (settore costituito un anno fa dal Gruppo Fiat) e al 50%
da Ibm Italia, che impegnerà circa 2.600 professionisti (di cui quasi 2/3
provenienti dal Gruppo Fiat e un terzo da Ibm). All’inizio potrà contare su un
fatturato di oltre 700 milioni di euro a livello mondiale, di cui un 70%
realizzato sul mercato interno al Gruppo Fiat e un 30% sul merato esterno, ma
entro il 2005, secondo le previsioni del management, dovrebbe arrivare a
raggiungere i 1.200 milioni di euro conseguiti per metà sul mercato captive e
per l’altra quota sul mercato esterno.



Tre
sono le aree di attività su cui si focalizzerà GlobalValue: una relativa alla
realizzazione di soluzioni informatiche di Erp esteso, un’altra rivolta ai
servizi di Web enabling e d’innovazione di sistemi tradizionali e una terza alla
gestione in outsourcing di infrastrutture It, di reti e di applicazioni. Sempre
tre sono le società su cui si articola GlobalValue: GlobalValue Services,
specializzata nell’outsourcing delle infrastrutture It, dove saranno concentrate
le attività delle società Its (Business Solutions) e Intesa (Ibm); GlobalValue
Solutions, specializzata in Erp e sviluppo applicazioni software, nella quale
confluiranno le società Gsa di Business Solutions, mentre da parte Ibm traoviamo
Proxima, Sap Italia Consulting e Acg; infine GlobalValue dedicata alla fornitura
di servizi di supporto alle attività commerciali e di back-office. Paolo
Cantarella, amministratore delegato di Fiat, ha affermato che l’obiettivo di
questa joint venture è quello di valorizzare al massimo gli asset del gruppo, di
rafforzare la struttura commerciale e il portafoglio di offerta delle attività
Ict di Business Solutions e riuscire a ridurre ulteriormente i costi delle
tecnologie oltre a migliorare i livelli di servizio per il Gruppo. E in tutto
questo impegno Ibm, con la quale Fiat ha un rapporto di collaborazione dalla
metà degli anni Ottanta, era la società che meglio si prestava per raggiungere
concretamente l’obiettivo.

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