NanotechItaly ha raccolto le proposte innovative più interessanti e le ha lanciate nel circuito del venture capital.
Un seed da 360 mila dollari, come quello offerto da 360° Capital Partners, in Italia s’è visto raramente, per cui un avvio di tale entità è già di per sé una notizia. L’evento è reso ancora più interessante dalla partecipazione di start-up non solo Ict ma anche nanotecnologiche.
Venezia ha ospitato infatti la prima edizione di From the Lab to the Market, rassegna dedicata alle start-up nanotecnologiche. L’organizzazione di NanotechItaly 2013, la conferenza internazionale organizzata da Veneto Nanotech, Airi/Nanotec It, Cnr e Iit ha trovato la collaborazione di Intesa Sanpaolo Start-Up Initiative e progetto Nanoforce e ovviamente di 360° Capital Partners.
I dieci team internazionali selezionati hanno seguito per tre giorni il Boot Camp preparatorio, tenuto da Bill Barber e Brian Wurfel, business angels californiani di INCube.
“Gli ingredienti fondamentali per il successo di una nanotech startup sono gli stessi di tutte le altre start-up”, ha dichiarato Wurfel: “qualità della squadra e qualità degli investitori”. Inoltre hanno un vincolo molto più forte di quelle dedicate al solo software: prima di scalare devono investire alcune centinaia di migliaia se non alcuni milioni di euro. Anche i tempi sono in generali diversi.
Tra le 31 startup che hanno partecipato da tutta Europa, le dieci selezionate hanno presentato progetti che vanno dalla tecnologia blu ray per l’analisi di vari parametri del sangue della danese BluMag, alle nanocapsule per la cura del cancro dei salentini Cube Labs Nano.
Un esempio di applicazione di tecnologie note a nuove frontiere è la tecnologia blu-ray integrata a nanoparticelle magnetiche. Grazie a questa combinazione, il device portatile di BluMag estrae svariati biomarker da una singola goccia di sangue in soli dieci minuti.
Tensive è la nano start-up selezionata per partecipare alla finale di 360by360 Competition: in palio c’era un investimento in equity di 360 mila dollari offerto da 360° Capital Partners. Federico Martello, il presidente di Tensive, racconta tutte le difficoltà di una start-up che opera in ambito biotech: “stiamo sviluppando un materiale biodegradabile e vascolarizzabile per la ricostruzione del seno, sia estetica che ricostruttiva, che sostituirà il silicone”, ha detto Federico; “dopo tre anni di sperimentazione all’interno della Fondazione Filarete, dove il nostro team si è formato, abbiamo fondato la nostra start-up, ma la commercializzazione è prevista solo dopo i trial clinici, e quindi non prima di 4 anni”.
Almeno quest’anno, però, la nanotecnologia non ha vinto. La finale di 360by360 Competition ha premiato il team Charitystars, che per finanziare progetti caritatevoli metta all’asta oggetti o occasioni interessanti.





