Da un’indagine di Confcommercio emerge che per gli imprenditori il 75% delle imprese è vittima della concorrenza sleale che deriva dal ricorso a pratiche illegali. Il meccanismo fuori dalle regole più grave e pericoloso è la vendita di prodotti e servizi senza le necessarie autorizzazioni.
Quattro imprese su cinque (l’82,4%) si ritengono
danneggiate dall’azione dell’illegalità e dai meccanismi commerciali fuori
dalle regole, fenomeni che sono più accentuati nel Centro e nel Sud Italia.
Questi in sintesi i risultati emersi dall’indagine condotta da Confcommercio e
Format su un campione statisticamente rappresentativo
dell’universo delle imprese italiane del commercio, del turismo, dei servizi e
dell’universo dell’autotrasporto.
Oltre un terzo delle imprese (il 34,9%) segnala
l’acuirsi dei fenomeni illegali rispetto a tre anni fa nel territorio in cui
opera; per il 75,3% degli imprenditori del terziario l’azione dell’illegalità,
in tutte le sue forme, in primo luogo genera concorrenza sleale o riduce i
ricavi e il fatturato per mancate vendite; il 66,4% delle imprese ritiene che
la crisi economica stia favorendo l’acquisto di prodotti e servizi illegali;
per oltre il 70% degli imprenditori il motivo principale dell’acquisto di
prodotti o servizi illegali è di natura economica.
Tra i meccanismi commerciali fuori dalla regole
ritenuti in qualche modo più gravi e pericolosi le imprese del commercio, del
turismo, dei servizi e dei trasporti indicano soprattutto la vendita di
prodotti e servizi senza le necessarie autorizzazioni.
Il lancio di campagne di comunicazione e
sensibilizzazione verso i consumatori (64,2%) e l’attivazione di iniziative che
coinvolgano tutti i soggetti interessati (61,8%) sono le azioni ritenute più
efficaci da parte delle imprese per combattere i fenomeni che alterano la
concorrenza e inquinano il mercato; per l’83,2% delle imprese del terziario i
controlli attualmente in atto per la repressione dei fenomeni illegali non sono
efficaci; per quattro imprese su cinque le sanzioni previste sia contro coloro
che producono/vendono prodotti o servizi illegali che contro coloro che
acquistano prodotti o servizi illegali sono insufficienti.





