Il braccio americano della società specializzata nel settore dei videogiochi chiede la protezione per scongiurare la bancarotta. E prospetta un futuro indipendente, con nuovi finanziatori.
Ha chiesto la protezione Chapter 11, per scongiurare la bancarotta, il braccio americano di Atari, rendendo comunque nota l’intenzione di separarsi dalla casa madre francese, rendersi indipendente e trovare nuove forme di finanziamento.
Del resto, proprio la casa madre francese, che non fa utili dal 1999, nonostante ristrutturazioni e vendite di asset, alla fine dello scorso anno aveva messo le mani avanti, dichiarando di attendersi ulteriori significative perdite nel periodo 2012-2013 e dicendosi pronta a cercare nuovi fondi e potenziali investitori.
Atari Usa definisce la scelta di ricorrere al Chapter 11 la mossa migliore per preservare il valore dell’azienda e sbloccare il potenziale non sufficientemente espresso sotto il controllo della capofila francese.
La società, fondata nel 1972, possiede o controlla 200 titoli e marchi, tra i quali
Centipede, Missile Command e Rollercoaster Tycoon, tutti giocabili sia su console, sia online, sia su dispositivi mobili.





