Disponibili l’edizione preliminare della dichiarazione Irap e il modello con cui sarà possibile richiedere il rimborso delle maggiori imposte sui redditi (Irpef o Ires) versate per effetto della mancata deduzione relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato.
E’ online sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate la bozza della dichiarazione Irap utilizzabile a
partire dal prossimo anno. Tra le principali novità, l’incremento
della deduzione forfettaria prevista per i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato di sesso femminile
e per quelli di età inferiore ai 35 anni, come indicato dall’art. 2, comma 2, del Dl n. 201/2011.
La deduzione per donne e under 35 passa da 4.600
euro a 10.600 euro per i lavoratori di sesso femminile
e per quelli di età inferiore ai 35 anni, assunti a tempo indeterminato. L’importo della deduzione passa, invece, da 9.200
euro a 15.200 euro per
i lavoratori impiegati nelle imprese delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La deduzione spetta
a tutti i soggetti passivi Irap con esclusione delle Pubbliche Amministrazioni e delle
imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei
trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni,
della raccolta e
depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti.
Trova, inoltre, spazio nel modello Irap
il
credito d’imposta che favorisce le nuove opere infrastrutturali introdotto dall’art. 33
del Dl n. 179/2012. L’agevolazione
riguarda
le opere
infrastrutturali
di
importo superiore a 500 milioni di euro mediante l’utilizzazione dei contratti di partenariato pubblico privato.
Un’altra novità è l’introduzione nel quadro IR, da utilizzare per
la ripartizione regionale della base imponibile e dell’imposta, di appositi campi in cui indicare le detrazioni dall’Irap disposte da
Leggi regionali.
Esordisce
infine la gestione dei crediti
Irap ricevuti a seguito di operazioni straordinarie come i crediti maturati dalla società fusa o incorporata e trasferiti alla società risultante dall’operazione
di fusione o
incorporazione. Questi crediti vanno indicati in una apposita sezione del quadro IS per poi confluire nel quadro IR nel campo relativo all’eccedenza Irap risultante dalla precedente dichiarazione.
Pronto anche il modello di istanza di rimborso, con relative istruzioni e specifiche tecniche, con cui il contribuente può richiedere il rimborso
delle maggiori imposte sui redditi (Irpef e Ires) versate per effetto della
mancata deduzione dell’Irap relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato
(art. 2 del Dl n.
201/2011).
Può fare domanda chi usufruisce della
deduzione prevista per i soggetti che determinano la base imponibile dell’Imposta regionale sulle attività produttive in base agli articoli 5, 5-bis, 6, 7 e 8 del Decreto Irap:
- società di capitali e
enti commerciali
- società di persone e imprese individuali
- banche e altri enti e società finanziari
- imprese di assicurazione
- persone fisiche, società semplici e quelle ad esse equiparate esercenti arti e
professioni
Può, inoltre, presentare istanza di rimborso chi determina
la base imponibile Irap
secondo la disciplina prevista per le imprese commerciali
per
opzione (imprenditori agricoli e
pubbliche
amministrazioni
per l’attività commerciale eventualmente
esercitata) o per regime naturale (enti privati non commerciali
con
riferimento esclusivamente all’attività commerciale esercitata).
La domanda di rimborso va presentata all’Agenzia delle
Entrate esclusivamente per via
telematica.
L’istanza va presentata:
- in generale, entro 48 mesi dalla data del versamento (articolo 38 del
decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602);
- entro
60 giorni dalla data di attivazione della procedura telematica che ne
consente l’invio, quando il termine di 48 mesi (purché ancora pendente
alla data del 28 dicembre
2011) cade entro il 60° giorno successivo alla data di attivazione.





