Da WD hard disk ibridi da 5 mm

Mix di memoria flash NAND e di dischi magnetici tradizionali, i nuovi prodotti potranno essere usati sui notebook più sottili per avere solidità e accensione istantanea comparabili a quelle dei dischi allo stato solido SSD.

Soltanto 5 mm. Tanto è
lo spessore a cui WD è riuscita a portare i suoi hard disk a tecnologia ibrida,
un formato così ridotto da poter essere
integrato all’interno dei notebook più sottili, che potranno perciò offrire solidità
e accensione istantanea comparabili a quelle dei dischi allo stato solido SSD.

In pratica, gli hard
disk ibridi da 5 mm WD consentiranno di avere 500 GB di capacità utilizzando
circa il 50% di volume in meno rispetto agli attuali hard disk da 9,5 mm. A un
decimo del costo rispetto agli SSD di simile capacità, precisa WD.

Ricordiamo che gli hard
disk ibridi combinano dischi magnetici e flash NAND per offrire una serie di
vantaggi come elevata velocità, minori consumi, maggiore tolleranza agli urti e
protezione dei dati.

Ampiamente usata nei
grandi sistemi aziendali, la tecnologia ibrida si basa sul concetto dello
storage a più livelli. I dati a cui si accede più frequentemente (i cosiddetti
“hot data”) sono gestiti utilizzando la memoria flash NAND veloce per garantire
tempi di risposta rapidi, mentre i dati a cui si accede meno di frequente (“cold
data”) risiedono su solidi dischi magnetici.

La progettazione a più
livelli utilizzata per i dischi ibridi offre anche il vantaggio della
ridondanza. Il disco magnetico esegue un backup di tutti i file che risiedono
all’interno della memoria flash, proteggendo l’utente dall’inevitabile usura di
tale memoria e preservandola per una gestione ottimale dei dati utilizzati più
di frequente.

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