Motivational design, il maschilismo nel software

La gamificazione è nelle mani dei maschi e non promette di essere comprensivo nell’universo femminile.

Si parla molto della gamification, un insieme di tecniche di programmazione per rendere il software applicativo più invitante da impiegare e con alcuni strumenti di sincronizzazione attività e di aggiornamento delle funzioni. La gamificazione, come si chiama in italiano, sconta un peso non indifferente: il suo nome, che riporta all’incubazione delle tecniche in questione, non suona bene in azienda perché mantiene la radice del gioco. Per questo in molti cercano di ribattezzarlo: a me piace molto motivational design per le tecniche, mentre nel marketing potrebbe andar bene enterprise engagement, ma ci vorrà del tempo perché si converga verso un nuovo vocabolario.
Negli ultimi tempi, a riguardo del motivational design, è però uscito un elemento ancora più interessante, la gender discrimination. La gamificazione svantaggerebbe uno dei due sessi, ovviamente -come da manuale- quello femminile. Vediamo perché.

Apparentemente uomini e donne prendono in modo diverso il rapporto tra gioco (più gli uomini) e social network (più le donne). Anche considerando solo l’ambiente ludico, in sintesi si potrebbe dire che i maschi preferiscono una competizione distruttiva apprendendo per tentativi successivi, mentre le donne amano tenere i contatti nel mondo reale e seguire un apprendimento dialettico.

Questa attitudine porta ad una scelta diversa delle meccaniche di engagement. Un recente post di Mario Herger ripresenta la questione. Mario è figura nota nel settore: tra gli altri ruoli, Mario è coordinatore dell’Iniziativa di gamificazione in Sap, mica roba da ridere.
Manager e programmatori sono per lo più uomini, per cui le meccaniche di interessamento sono quasi esclusivamente di tipo maschile, con competizioni, classifiche e trofei da mostrare. Quindi la prossima ondata di software aziendale sarà molto forte in questa direzione.

Le donne sono certamente in maggioranza nel mondo, ma meno rappresentate nei vari posti di comando. Poiché molte società d’oggi sono fortemente maschiliste, il differenziale di donne in via di affermazione è ancora più forte del semplice 56/46 del rapporto numerico.

Abbiamo già assistito ad una maschilizzazione delle donne manager, che hanno barattato modi e approcci femminili con ruoli e benefit. Anche se la gamificazione non è una rivoluzione, i suoi effetti si vedranno. In soldoni, il digital divide del mondo sta per aumentare e da un punto di vista poco o per nulla considerato. Teniamolo presente.

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