Il bonus è il risultato del rapporto tra le risorse stanziate per l’anno in corso, che ammontano a 14 milioni di euro, e l’importo complessivo richiesto al fisco con il modello Reti, che ha superato i 16 milioni di euro.
Aumenta
la percentuale di agevolazione per i soggetti che appartengono a una rete d’impresa Si attesta infatti
a oltre l’86% la quota di risparmio di
imposta a favore delle imprese che hanno fatto “rete”. Lo prevede un
provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, dove si spiega che la percentuale
di risparmio dipende
dal rapporto tra il totale delle risorse stanziate (pari a 14 milioni di euro
per il 2012)
e l’importo del risparmio d’imposta complessivamente richiesto al fisco con il modello Reti
che, al 23 maggio 2012, ha superato la quota di 16 milioni di euro. Più
precisamente, in relazione al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2011
alle imprese appartenenti a una delle reti d’impresa, riconosciute dall’articolo
42 del
Dl 78/2010, il beneficio fiscale spetta in misura non superiore all’86,5011%
del risparmio
di imposta richiesto con il modello Reti.
L’agevolazione
è stata introdotta con l’articolo 42 del decreto
legge 31 maggio 2010, n.78 – convertito dalla legge 30 luglio 2010 – che stabilisce,
fino al periodo d’imposta 2012, la sospensione d’imposta della quota degli utili
di esercizio destinata dalle imprese che aderiscono o sottoscrivono un contratto
di rete
al fondo patrimoniale per la realizzazione degli investimenti previsti dal
programma comune
di rete. La quota degli utili che
non concorre alla formazione del reddito
di impresa non
può comunque superare il limite di un
milione di euro.





