MCommerce: Pmi italiane in prima linea

Il 28% delle piccole e medie imprese italiane utilizzano già il
mobile commerce come parte integrante delle strategie aziendali. é
uno dei dati salienti che emerge da una recente ricerca effettuata
dall’istituto di ricerche Infratest Burke InCom, su commissione di
Nextra, su un campione di aziende con organico compreso tra le 5 e le
1000 persone. Il nostro Paese, dunque, sembra all’avanguardia in
questo settore, visto che, ad esempio, in Francia nessuno degli
intervistati ha dichiarato di aver incluso l’m-commerce tra le
attuali strategie aziendali, mentre in nazioni come il Regno Unito e
la Germania meno del 3% delle risposte indicano tale applicazione
come elemento portante. La Finlandia è stata sorprendentemente
l’unica nazione ad avvicinarsi all’Italia riportando tuttavia solo il
17%.
Il 51% delle Pmi italiane ha riconosciuto nella sicurezza il
principale ostacolo all’implementazione dell’mCommerce rispetto ad
altri fattori quali, per esempio, l’accesso (13%) o i costi di
gestione (8%). La scarsa fiducia nella sicurezza del mCommerce
potrebbe costituire nel prossimo futuro una barriera alla definitiva
accettazione nel nostro Paese, se si considera che nel Regno Unito
solo il 6% lo pone come ostacolo, mentre in Olanda la percentuale si
aggira intorno all’8%.
L’Italia si colloca al primo posto in Europa anche per lo sviluppo di
attività di e-business, con un 29% delle piccole e medie Imprese
impegnata su progetti giudicati rilevanti. Le mediea europea è stata
del 14%.
Dai dati presentati emerge però chiaramente come sia ancora prematuro
parlare di adozione definitiva della tecnologia m-commerce in Europa.
Infatti, solo il 7% delle Pmi ricorre attualmente al mobile Commerce
come strumento di business, mentre un ulteriore 4% ritiene di
volersene avvalere nei prossimi sei mesi. La percentuale aumenta se
si guarda avanti, poiché tra due anni il 26% degli operatori ha
dichiarato di voler adottare il commercio mobile.