Il malware mobile è la nuova frontiera

Lo sostiene Denis Maslennikov, Mobile Research Group Manager di Kaspersky Lab,, secondo il quale la sempre più vasta diffusione degli smartphone sta inducendo i cybercriminali a concentrare i loro attacchi verso questi dispositivi con programmi sempre più complessi ed elaborati.

Internet è utilizzata dai criminali informatici per diffondere malware e infettare i telefoni degli utenti usandoli come strumenti comandabili attraverso le loro botnet. A fare questa affermazione è.Denis Maslennikov, Mobile Research Group Manager di Kaspersky Lab, nel recente documento intitolato “Malware mobile e Internet: mito o realtà?”, all’interno del quale sono illustrate le ultime tendenze del malware mobile.

Nonostante il primo malware mobile sia stato creato nel 2004, i cybercriminali non sembravano mostrare particolare interesse per questo tipo di programmi. Però dal giugno 2009 al giugno 2010 il 35% dei malware presente sugli smartphone è risultato diffuso via Internet.

Secondo Maslennikov, questa tendenza è dovuta al fatto che gli smartphone stanno diventando sempre più popolari. Nel 2009, la quota di mercato mondiale di questi dispositivi nell’ambito della telefonia mobile era pari al 14,2% e, secondo i dati Gartner, entro il 2014 raggiungerà il 18,6%. Le significative riduzioni nel costo delle connessioni Internet ha reso accessibile al grande pubblico molti dispositivi mobili, che sono ormai collegati al Web in tutto il mondo. Tutto ciò significa che i criminali informatici dispongono oggi di ancora più risorse da sfruttare per i loro scopi fraudolenti.

I nuovi malware mobile vantano una vasta gamma di funzionalità, come per esempio la capacità di scaricare altri file dannosi, rilevare le connessioni Internet o crearne di nuove, sfruttare URL di reindirizzamento ed effettuare attacchi phishing. Una ricerca di Kaspersky Lab ha dimostrato che le botnet generate da infezioni da dispositivi mobili sono molto simili alle botnet standard, cioè possono inviare spam, sottrarre le password di molti utenti, eseguire attacchi DDoS su cellulari e così via.

Nella visione di Denis Maslennikov, i malware mobile diventeranno sempre più complessi ed elaborati allo scopo di attaccare determinati sistemi operativi, proprio quando gli utenti di computer diventeranno sempre più dipendenti dai propri dispositivi mobili che, col passare del tempo, sostituiranno gradualmente i desktop.

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