Secondo Idc, la crisi dell’Ict sta gia influenzando Europa e Asia

Gli analisti di International Data Corporation hanno indossato il cappello del meteorologo per cercare di intravedere l’andamento dei mercati europei e asiatici in materia di investimenti in materiali e servizi di information technology. Lo scorso anno …

Gli analisti di International Data Corporation hanno indossato il
cappello del meteorologo per cercare di intravedere l’andamento dei
mercati europei e asiatici in materia di investimenti in materiali e
servizi di information technology. Lo scorso anno, secondo Idc, la
spesa in Europa occidentale è stata di 284 miliardi di dollari, con
una crescita del 12,5% rispetto ai livelli del 1999. Cifre che non
comprendono l’acquisto di pacchetti software di terze parti.
Idc ritiene tuttavia che la crescita della spesa in Europa sia
destinata a rallentare scendendo all’11,1%, percentuale che
fisserebbe l’ammontare complessivo della spesa 2001 su 316 miliardi
di dollari. Un valore comunque discreto considerando il congelamento
degli investimenti e i tagli divenuti ormai quotidiani negli Stati
Uniti e Canada, nonché i brutti colpi ricevuti dall’euro negli ultimi
trimestri. Le proiezioni Idc dicono tuttavia che la spesa potrebbe
rallentare soprattutto nei paesi asiatici, dove le aziende
informatiche sono state più duramente colpite dalla crisi. La spesa
informatica dell’Asia ammonta nel 2000 a 178 miliardi di dollari e le
proiezioni di crescita nel 2001 si attestano su una percentuale di
appena il 9,6%, portando gli investimenti a quota 195 miliardi di
dollari. Il problema è che i mercati più attivi recentemente, come la
Cina o la Corea del Sud, oggi sembrano in fase calante. Con una
crescita superiore al 40% tra il 1999 e il 2000, dopo il disastroso
collasso di qualche anno fa, la Cina dovrebbe rallentare sotto un
tasso del 30% mentre per la Corea si prevede un andamento
praticamente piatto al 2,2%. E gli investimenti in informatica
dovrebbero subire una contrazione passando dall’11,9% di aumento
dello scorso anno ai previsti 6,6 punti percentuali. A Taiwan la
crescita dovrebbe essere relativamente stabile, con un più 13,5%
contro il precedente 14,8, mentre l’India potrebbe cavarsela meglio
di altre Nazioni, con un 28,5% di crescita quest’anno contro il 34,9
dello scorso anno.

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