Il trimestre Oracle porta i segni della crisi

Il nome di Oracle si aggiunge ufficialmente al lungo elenco di vittime della fase di rallentamento dell’economia. Nel suo terzo quarto fiscale, chiuso il 28 febbraio, lo sviluppatore di database ha riportato un utile netto di 583 milioni di dollari, pa …

Il nome di Oracle si aggiunge ufficialmente al lungo elenco di
vittime della fase di rallentamento dell’economia. Nel suo terzo
quarto fiscale, chiuso il 28 febbraio, lo sviluppatore di database ha
riportato un utile netto di 583 milioni di dollari, pari al 16% in
più rispetto allo stesso periodo del 2000. Le cifre sembrano in linea
con quelle specificate negli annunci preliminari dello scorso primo
marzo, ma decisamente inferiori alle proiezioni del 62% in più che
gli analisti avevano formulato appena tre mesi fa. I fatturati sono
stati di 2,67 miliardi di dollari, un +9% rispetto a un anno fa. I
ricavi dalle licenze software crescono di appena il 6%, a 1,13
miliardi, mentre la vendita di applicazioni ha generato, con 249
milioni di dollari una crescita anno su anno del 25%, molto meno del
66% misurato nel quarto trimestre e circa la metà di quanto Oracle
aveva stimato quindici giorni fa. I servizi crescono del 12%
attestandosi su 1,5 miliardi di dollari. La contrazione del fatturato
è legata alle delusioni da parte della clientela "dot com" ma il
quadro economico generale, secondo il Cfo Jeffrey Henley, ha convinto
molti altri clienti corporate a pigiare sul pedale del freno degli
investimenti software.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome