Cap Gemini service provider informatico europeo, ha comunicato un aumento del 62% dei profitti dello scorso anno, sull’impulso della acquisizione del braccio consulenziale di Ernst & Young. L’utile netto prima degli interessi minoritari è salito …
Cap Gemini service provider informatico europeo, ha comunicato un
aumento del 62% dei profitti dello scorso anno, sull’impulso della
acquisizione del braccio consulenziale di Ernst & Young. L’utile
netto prima degli interessi minoritari è salito a 431 milioni di euro
(quasi 4 euro per azione) dai 266 milioni dell’anno precedente. Il
fatturato cresce del 61 percento a 6,93 miliardi di euro. La società
parigina ha acquistato la divisione consulenze del quarto gruppo
mondiale di accounting e certificazione lo scorso maggio, ampliando
in modo drastico la propria copertura del mercato americano. Le
società di servizi di informatica si spingono sempre più sul terreno
del consulting per fornire ai loro clienti un supporto di tipo
strategico oltre che nel dispiegamento e nella gestione delle
tecnologie. Nel caso di Cap Gemini, tuttavia, l’allargamento della
base geografica è giunto proprio nel momento in cui l’economia più
grande del mondo ha cominciato a rallentare. La cartina tornasole,
per l’azienda francese, sarà il comportamento di Ernst & Young in
questa difficile circostanza. Il titolo Cap Gemini, che come clienti
ha aziende come J. P. Morgan e Renault, ha fatto registrare una
crescita di tre punti percentuali e mezzo, superando i 175 euro.
Dall’inizio dell’anno il guadagno è dell’uno percento, contro il
declino del 14% dell’indice borsisitico di Parigi Cac 40.





