Tempi duri per Yahoo e Koogle lascia

Nella giornata di mercoledì Wall Street ha assistito a un thriller di stampo hollywoodiano in relazione alla new media company per eccellenza, Yahoo! In mezzo a una ridda di voci sulla possibile revisione al ribasso delle stime di profitto, alte …

Nella giornata di mercoledì Wall Street ha assistito a un thriller di
stampo hollywoodiano in relazione alla new media company per
eccellenza, Yahoo! In mezzo a una ridda di voci sulla possibile
revisione al ribasso delle stime di profitto, alternate a quelle che
parlavano di un terremoto ai vertici manageriali o addirittura di una
fusione in atto, il Nasdaq ha preso atto del clima di forte
incertezza e ha preso l’inusuale decisione di sospendere le
trattative sul titolo per buona parte della giornata. Alla fine, la
nebbia si è dissolta lasciando intravedere almeno due previsioni
azzeccate: Tim Koogle abbandona la sua posizione di Ceo e i fatturati
si rivelano effettivamente inferiori alle aspettative. E tutto questo
ad appena una settimana dall’adozione, da parte di Yahoo, di un piano
di emergenza attivato, sulla base dei diritti di prelazione degli
azionisti, per respingere un attacco ostile. In un incontro con gli
analisti Koogle ha annunciato l’intenzione di rimanere sulla sua
poltrona di amministratore delegato solo per il tempo necessario a
trovare un sostituto. In seguito, Koogle si è detto disposto a
continuare a servire Yahoo nella veste, "molto attiva", di Chairman,
senza però addurre motivazioni per questa scelta. Contestualmente,
Yahoo ha dichiarato di aspettarsi una chiusura trimestrale in
sostanziale pareggio, con un fatturato compreso tra i 170 e i 180
milioni di dollari. In origine gli analisti avevano calcolato un
dividendo di 13 centesimi per azione, ma a gennaio queste previsioni
si erano dovute attestare sui 4-7 centesimi.

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