Per Bea Systems l’anno fiscale è terminato il 31 gennaio 2001. Ed è stato senza dubbio un anno di cui andare fieri: la società ha infatti fatturato 819,9 milioni di dollari, ossia il 77% in più rispetto al 2000. Risultato qu …
Per Bea Systems l’anno fiscale è terminato il 31 gennaio 2001. Ed è
stato senza dubbio un anno di cui andare fieri: la società ha infatti
fatturato 819,9 milioni di dollari, ossia il 77% in più rispetto al
2000. Risultato questo che le è valso l’ingresso nell’elenco delle
100 aziende che il Nasdaq considera particolarmente interessanti e
che tiene sotto continua osservazione. Più in dettaglio, nel quarto
trimestre Bea Systems ha realizzato revenue per 256 milioni di
dollari, il che equivale a una crescita del 72% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. Rispetto al terzo trimestre 2001, le
vendite di licenze software sono invece aumentate di ben il 24%,
mentre i download del software hanno superato quota 200.000.
Positivo anche il giro d’affari relativo al nostro Paese: è infatti
triplicato rispetto allo scorso anno (ma la cifra precisa non è stata
rivelata) e la società prevede di raggiungere i 35 miliardi di lire
per il 2002. "Siamo cresciuti di più di quanto cresce la corporation
nel mondo – ha precisato con evidente soddisfazione Mauro Solvimene,
direttore generale di Bea Systems Italia – e ci posizioniamo come
quarto paese in Europa". Per raggiungere l’ambito risultato, Bea
Systems ha pensato di raddoppiare in Italia. Così dai primi di
gennaio è attiva una nuova sede a Milano grazie alla quale, e anche
tramite un’attività di recruitment, per il 2001 è prevista la
crescita del 50% del personale (nella struttura italiana di Bea è
impiegata attualmente una quarantina di persone).
La società ha anche annunciato di aver costituito insieme a Sun
Microsystems, Interwoven e Bowstreet uno speciale Comitato Tecnico
dedicato alle transazioni di business all’interno dell’Organization
for the Advancement of Structured Information Standards(Oasis).
All’interno di tale comitato, Bea ha messo a disposizione il proprio
protocollo Btp (Business Transaction Protocol) per accelerare
l’adozione di standard aperti e facilitare la diffusione su larga
scala di ambienti b2b Btp, che per altro viene già distribuito come
tecnologia base di WebLogic.





