Positivi, ma non del tutto, sono i numeri di bilancio presentati da Finmatica. I ricavi netti consolidati hanno raggiunto nel 2000 la cifra di 159 miliardi di lire, in crescita del 100% rispetto a un anno fa, ma gli utili netti, per contrasto, hanno mo …
Positivi, ma non del tutto, sono i numeri di bilancio presentati da
Finmatica. I ricavi netti consolidati hanno raggiunto nel 2000 la
cifra di 159 miliardi di lire, in crescita del 100% rispetto a un
anno fa, ma gli utili netti, per contrasto, hanno mostrato segni di
frenata, attestandosi a 14,3 miliardi di lire contro i 13,1 del 1999
(+9,1%).
L’impulso maggiore alle cifre è arrivato dall’area Internet &
Information Security, grazie soprattutto alle acquisizioni di Intesis
in Italia, Methode et Solution Informatique (Msi) in Francia e R2R in
Germania. Il giro d’affari di questo comparto è passato in un anno da
22 a circa 47,3 miliardi di lire. Meno eclatante è l’ascesa delle
soluzioni applicative per il mondo finance, limitatasi al 22%.
Le due restanti attività di Finmatica contribuiscono invece
marginalmente ai ricavi. Tuttavia, se il settore del software
dedicato all’archiviazione e alle tecnologie documentali (Records
Center) ha fatturato circa 10 miliardi di Lire (in crescita del 55%),
ma è destinato a pesare anche in futuro in modo tracurabile, diverso
è il discorso per il B2B. Qui, nel corso del 2000, l’attività del
Gruppo è stata pienamente avviata e si è configurata secondo due
direttrici principali: la creazione e lo sviluppo di un marketplace
digitale per lo scambio e la vendita di beni e servizi on line fra
aziende (biztoB.com) e la fornitura di
piattaforme tecnologiche per l’e-commerce. Il primo ha fruttato
ricavi per circa 12 miliardi di Lire. Proprio da quest’attività,
tuttavia, deriverebbero, secondo alcuni esperti, le difficoltà di
decollo degli utili. Osservando il consuntivo semestrale, si nota
come la maggior parte dei ricavi di Biztob sia stata conseguita nel
primo semestre (9,5 miliardi). La società, invece, ha giustificato il
minore incremento degli utili con gli ammortamenti effettuati per le
nuove acquisizioni.
Biztob ha comunque dichiarato di poter contare su circa 20mila
imprese aderenti al circuito, ma questi numeri potrebbero non bastare
per avere una sufficiente massa critica. Un aiuto potrebbe arrivare
dagli accordi recentemente presi con alcune associazioni di
categoria, tra cui la Confapi, che segue gli interessi delle piccole
e medie imprese (con 65mila consociate).





