La Commissione europea ha pubblicato l’invito a presentare proposte nell’ambito dell’azione ricerca a favore delle Pmi del programma specifico “Capacità” del 7° Programma Quadro per attività di Rst
Il 30 luglio 2009 la Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. C177 gli inviti a presentare proposte nell’ambito dei programmi di lavoro “Cooperazione”, “Idee” e “Capacità” 2009 e 2010 del 7° Programma Quadro (PQ) di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013) (v. box).
7° Programma Quadro
Il 7° Programma Quadro riunisce tutte le iniziative dell’Unione europea (Ue) collegate alla ricerca che hanno un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di crescita, competitività e occupazione, assieme a un nuovo Programma quadro per la competitività e l’innovazione (Cip), a programmi di istruzione e formazione, ai Fondi strutturali e ai Fondi di coesione per la convergenza regionale e la competitività.
È, inoltre, un pilastro fondamentale per lo Spazio europeo della ricerca (Ser).
I vasti obiettivi del 7°PQ sono stati raggruppati in quattro categorie: “Cooperazione”, “Idee”, “Persone” e “Capacità”.
Per ogni tipo di obiettivo c’è un programma specifico che corrisponde alle aree principali della politica di ricerca dell’Unione europea e tutti i programmi specifici lavorano assieme per promuovere e incoraggiare la creazione di poli europei di eccellenza scientifica.
Le attività di ricerca non nucleare del Centro comune di ricerca (Ccr) sono raggruppate, infine, in un programma specifico con una dotazione di bilancio separata.
In particolare, le proposte della Commissione per il sottoprogramma “Capacità” del 7° PQ puntano a migliorare le capacità di ricerca e innovazione in Europa e a garantire il loro utilizzo ottimale.
Nello specifico, il sopra citato sottoprogramma “Capacità” dispone di un bilancio, complessivo, per il settennio 2007-2013 di 4.097 milioni di euro per sette aree tematiche:
- infrastrutture di ricerca;
- ricerca a vantaggio delle Pmi;
- regioni della conoscenza;
- potenziale di ricerca ;
- scienza nella società;
- sostegno allo sviluppo coerente delle politiche di ricerca;
- attività specifiche di cooperazione internazionale.
Questo programma specifico mira anche a:
- sostenere lo sviluppo coerente e di politiche;
- integrare il programma Cooperazione;
- contribuire alla politiche e alle iniziative dell’Ue per migliorare la coerenza e l’impatto delle politiche degli Stati membri;
- trovare sinergie con le politiche regionali e di coesione, con i Fondi Strutturali, con i programmi di istruzione e formazione e con il Programma per la competitività e l’innovazione.
Per quanto riguarda, specificatamente, la priorità tematica 2, “Ricerca a vantaggio delle Pmi”, cui sono riservati complessivamente 1.336 milioni di euro, si propone di rafforzare la “capacità innovativa” di piccole e medie imprese (Pmi) in Europa aumentando il loro contributo allo sviluppo di nuove tecnologie basate su prodotti e mercati. Il Programma le aiuterà ad appaltare ricerca, incrementare il loro tentativo di ricerca, estendere le loro reti, migliorare i risultati della ricerca e acquisire know how in campo tecnologico, diminuire il divario tra ricerca ed innovazione.
In particolare, all’interno del programma specifico “Capacità”, in attuazione del sopra citato 7° PQ, è stato pubblicato un nuovo bando nell’ambito della priorità tematica 2 “Ricerca a favore delle piccole e medie imprese (Pmi)”. Tra questi, il bando identificato con il codice FP7-SME-2010-1 finanzia progetti di collaborazione tra piccole e medie imprese (Pmi) che hanno l’obiettivo di rafforzare la “capacità innovativa” delle Pmi in Europa aumentando il loro contributo allo sviluppo di nuove tecnologie basate su prodotti e mercati.
L’obiettivo del bando è quello di rafforzare la capacità d’innovazione delle Pmi europee aumentando il loro contributo allo sviluppo di prodotti e mercati basati sulle nuove tecnologie, incrementando il loro impegno nella ricerca, favorendo l’esternalizzazione della loro attività di ricerca, estendendo le loro reti industriali, migliorando il loro sforzo nella valorizzazione dei risultati della ricerca, acquisendo know-how in campo tecnologico, colmando il divario tra ricerca e innovazione attraverso la collaborazione dell’Unione europea (Ue).
Ricerca e conoscenza intensiva, per le Pmi sono, infatti, considerati aspetti cruciali per migliorare, a livello europeo, la competitività, l’innovazione e la sostenibilità e per assistere i settori intensivi delle Pmi a diventare più coscienti ed abili nel campo della ricerca e sviluppo tecnologico.
Questo nuovo bando fornisce, pertanto, un’opportunità unica per quelle Pmi che lavorano in aree specifiche della tematica relativa al bando, che sono disposte a incrementare la loro competitività; definire e implementare nuovi approcci industriali, rafforzare le capacità delle loro reti industriali, sviluppare e adottare nuove tecnologie, modernizzare i loro sistemi di produzione e sviluppare prodotti innovativi e servizi.
Le azioni specifiche a sostegno delle Pmi sono destinate a sostenere Pmi o loro associazioni che hanno necessità di esternalizzare le loro attività di ricerca. In particolare, si tratta principalmente di Pmi a bassa-media tecnologia che dispongono di poca o nessuna capacità di ricerca, mentre quelle ad alta intensità di ricerca possono partecipare in qualità di fornitori di servizi di ricerca o appaltare esternamente la ricerca ad integrazione della loro capacità interna.
Tali azioni riguarderanno l’intero spettro delle attività scientifiche e tecnologiche con un approccio “bottom-up”.
Nello specifico, le azioni comprenderanno il sostegno alla dimostrazione e ad altre attività volte ad agevolare lo sfruttamento dei risultati della ricerca, assicurando la complementarità con il programma quadro “Competitività e innovazione”.
Nel valutare le proposte di progetti si terrà, pertanto, in debito conto dell’incidenza economica prevista sulle Pmi.
Gli strumenti finanziari saranno distribuiti in base a due meccanismi: ricerca per le Pmi e ricerca per le associazioni di Pmi (v. tavola).
Sostegno alla ricerca | |
Per le Pmi | Per le associazioni di Pmi |
Sostenere piccoli gruppi di Pmi innovative affinché risolvano problemi tecnologici comuni o complementari. I progetti, relativamente a breve termine, debbono essere imperniati sulle esigenze d’innovazione delle Pmi che affidano l’attività di ricerca ad esecutori di Rst e debbono denotare un chiaro potenziale di valorizzazione da parte delle Pmi interessate | Sostenere le associazioni di Pmi e i raggruppamenti di Pmi per sviluppare soluzioni tecniche per problemi comuni a un grande numero di Pmi in settori industriali o segmenti specifici della filiera, attraverso la ricerca necessaria, ad esempio, a sviluppare norme europee o per conformarvisi, e per rispettare requisiti normativi in settori quali la sanità, la sicurezza e la tutela dell’ambiente. I progetti, che possono durare diversi anni, devono essere promossi da associazioni di Pmi, che commissionano attività di ricerca ad esecutori di Rst per conto delle imprese aderenti, e devono coinvolgere un certo numero di singole Pmi |
Il bando ha una dotazione finanziaria di 136.840.000 euro.
Il testo completo dell’invito a presentare le proposte, la modulistica, le modalità di accesso al sistema elettronico Epss, il Programma di lavoro, le linee guida per il proponente e le altre informazioni necessarie per la presentazione delle proposte stesse sono reperibili all’indirizzo: http://cordis. europa.eu/fp7/dc/index.cfm, cliccando su FP7-SME-2010-1.
Beneficiari
I soggetti proponenti devono essere per le azioni nell’ambito della:
- Ricerca per le Pmi
– almeno 3 piccole e medie imprese indipendenti stabilite in 3 differenti Stati membri o Stati associati, rientranti nella definizione comunitaria data dalla relativa raccomandazione, mentre non possono partecipare come Pmi beneficiarie quelle che sono centri di ricerca, istituti di ricerca o enti di consulenza;
– almeno 2 esecutori di ricerca indipendenti dagli altri partecipanti, intesi come entità legali in grado di portare avanti attività di ricerca e sviluppo tecnologico a beneficio delle Pmi beneficiarie;
– altre imprese o utilizzatori finali che contribuiscano al progetto o rispondano a particolari problemi o bisogni delle Pmi purché non abbiano un ruolo dominante;
- Ricerca a favore di associazioni di Pmi
– almeno 3 associazioni di Pmi indipendenti stabilite in 3 differenti Stati membri o Stati associati oppure 1 associazione di Pmi europea stabilita in uno Stato membro o associato che sia composta da almeno 2 entità legali indipendenti stabiliti in 2 differenti Stati membri o Stati associati;
– almeno 2 esecutori di ricerca indipendenti dagli altri partecipanti, intesi come entità legali in grado di portare avanti attività di ricerca e sviluppo tecnologico a beneficio delle associazioni di Pmi beneficiarie;
– altre imprese o utilizzatori finali che contribuiscano al progetto o rispondano a particolari problemi o bisogni delle associazioni di Pmi purché non abbiano un ruolo dominante.
Le aree interessate riguardano, oltre agli Stati membri dell’Unione europea (Ue), gli Stati con accordi di associazione, quelli del Nac (Stati di prossima adesione) e del See (Spazio Economico Europeo), nonché altri, per il cui dettaglio si rimanda alla lettura del bando in esame.
Le Pmi sono le dirette beneficiarie e forniscono parte della loro ricerca in quanto hanno la necessità di investire in attività di ricerca per migliorare le loro performance aziendali.
Le Pmi partecipanti conservano, normalmente, il pieno diritto di uso e la disseminazione di qualunque risultato ottenuto dai progetti presentati.
In particolare, i progetti sono centrati sull’economia delle Pmi partecipanti, che assumeranno un ruolo per definire le loro specifiche necessità tecnologiche e assicureranno che la ricerca rispetti le loro necessità.
Non verranno prese decisioni nel consorzio di Pmi costituito che interrompano l’interesse collettivo delle Pmi partecipanti.
Esse daranno il loro contributo alle attività di ricerca, dove necessario, e saranno direttamente coinvolte nell’accoglimento e sfruttamento dei risultati della ricerca a loro vantaggio.
Attività agevolabili
I progetti collaborativi mirati dedicati alle Pmi, il cui importo
deve essere compreso tra 500.000 e 1.500.000 euro, riguardano le seguenti aree/attività:
a) eccellenze scientifiche e/o tecnologiche;
b) impatto potenziale attraverso lo sviluppo, diffusione e uso dei risultati dei progetti;
c) qualità ed efficienza dell’implementazione e della gestione.
All’interno di questa struttura, il programma specificherà la valutazione e selezione dei criteri e potrebbe chiedere ulteriori requisiti, indennità e limiti, o ulteriori dettagli sull’applicazione dei criteri prescelti.
Le proposte saranno valutate in linea con i “ruoli di sottomissione delle proposte e i relativi criteri di valutazione, selezione e assegnazione delle procedure” adottati dalla Commissione europea.
Nel dettaglio, le attività finanziabili, oltre alla ricerca, riguardano:
- attività volte all’assimilazione e all’effettiva valorizzazione dei risultati della ricerca;
- attività di dimostrazione;
- attività di formazione;
- trasferimento di tecnologia;
- gestione delle conoscenze;
- tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
Nell’ambito dello strumento “Ricerca a favore di associazioni di Pmi”, i progetti dovrebbero, inoltre, comprendere attività volte alla reale diffusione dei risultati della ricerca alle Pmi aderenti all’associazione ed, eventualmente, anche oltre tale campo.
Spese ammissibili
Sono ammissibili tutti i costi direttamente riconducibili alle attività del progetto e identificate dai partecipanti, in accordo con i principi di contabilità, i regolamenti comunitari, le indicazioni contenute nel bando ed il suo usuale ruolo interno.
Agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili per attività di dimostrazione e per quelle di ricerca e di sviluppo tecnologico, elevato al 75% per gli organismi pubblici non profit, le Pmi, le università e gli istituti di ricerca, che può raggiungere anche il 100% per le attività di coordinamento e supporto e per altre attività, incluse le spese di gestione dei progetti, per un massimo di 250.000 euro.
Impatto atteso
I progetti devono mirare a rafforzare la competitività delle Pmi partecipanti e contribuire a migliorare la competitività industriale nell’Unione europea.
Il risultato atteso prevede, quindi, prodotti nuovi e migliorati, processi o servizi con un distinto mercato potenziale che dovrebbero dimostrare un impatto economico chiaro per le Pmi partecipanti, incrementare la loro competitività per creare nuovi mercati o espandere quelli esistenti, collaborazione e collegamento con l’Unione europea, migliorando il loro accesso ai mercati ed ai clienti.
L’impatto atteso dovrebbe essere chiaramente descritto attraverso i livelli di qualità e quantità, fornendo, dove possibile, un’indicazione dell’impatto economico, per esempio sul fatturato, sull’occupazione, sul target dei mercati, così come gli accordi attesi sulle applicazioni di brevetti o licenze.
Una strategia dedicata per l’uso dei risultati della ricerca è atteso, per ogni progetto presentato, per assicurare un impatto innovativo ottimale e rapido.
I progetti seguono la base dei principi etici e prevedono comunicazione e disseminazione dei risultati e, pertanto, dovrebbero evidenziare qualunque pertinenza alle politiche all’Unione europea quali, per esempio, ambiente, energia, salute, ecc., promuovere l’uguaglianza delle iniziative, incoraggiare il dialogo oltre la ricerca comunitaria, esplorare più ampi affari sociali e indirizzare possibili sinergie con l’educazione.
Procedura
Presentazione delle domande.
Le proposte possono essere predisposte in qualunque lingua ufficiale dell’Unione europea ma qualora la proposta presentata non sia redatta in lingua inglese, deve essere effettuata dagli esperti una traduzione dell’intero testo della suddetta proposta.
Per quanto riguarda, specificatamente, il dettaglio della proposta:
- la parte A) deve contenere informazioni di carattere amministrativo relativamente alla proposta e ai partecipanti e dette informazioni devono includere una breve descrizione del lavoro, i dettagli, le caratteristiche dei partecipanti e le informazioni circa il finanziamento richiesto.
Questi dati saranno inseriti in un database per effettuare successivamente, ad esempio, statistiche e reports di valutazione;
- la parte B) è, invece, uno “schema”, piuttosto che un format di carattere amministrativo e questo schema dovrebbe essere compilato per presentare i contenuti tecnici e scientifici della proposta.
Lo schema è progettato per evidenziare i suddetti aspetti che stabiliranno i criteri di valutazione.
Questo schema copre, tra l’altro, la natura della proposta di lavoro, i partecipanti, il loro ruolo nella proposta di progetto e gli impatti che potrebbero essere attesi dalle proposte di lavoro. Per la valutazione sono richieste solo copie in bianco e nero e si raccomanda
vivamente di non usare colori nei documenti. La parte B della proposta deve essere inserita ed aggiornata attraverso il sito Electronic Proposal Submission Service (Epss), https://www.epssfp7.org/epss/welcome.jsp.
È possibile fin da ora inserire dette candidature sul sito web di Epss.
Le due parti, dopo essere state compilate, preferibilmente, in maniera sintetica secondo i format richiesti dalla Commissione europea, devono essere inviate, tramite il sistema elettronico Epss a cui è necessario registrarsi, entro le ore 17,00 (ora di Bruxelles) del 3 dicembre 2009.
Iter procedurale delle domande
- Pubblicazione bando: 30 luglio 2009
- Data ultima per la presentazione della proposta: 3 dicembre 2009 ore 17.00 (di Bruxelles)
- Valutazione dei report inviati ai coordinatori della proposta (“lettera informativa iniziale”): marzo 2010
- Lettera con comunicazione di successo ai coordinatori per lanciare accordi di negoziazioni con i servizi Rea: aprile 2010
- Lettera di comunicazione di insuccesso: maggio 2010
- Firma dei primi accordi: giugno-luglio 2010
Valutazione
La valutazione delle proposte sarà effettuata in un’unica fase. Le proposte non saranno valutate in modo anonimo e i criteri di valutazione e lo schema di punteggio sono indicati nell’allegato 2.
È da notare che per l’invito in esame, la soglia per il criterio di potenziale di impatto sarà pari a 4, invece di 3 e, di conseguenza, il punteggio minimo complessivo sarà di 11 anziché di 10.
I candidati devono garantire che le proposte siano conformi ai limiti di pagina e alle disposizioni contenute nella guida per i candidati, nonché alla proposta di modello B) disponibile tramite il sistema Epss.
La Commissione può invitare gli esperti incaricati della valutazione di ignorare le pagine che superano questi limiti.
Se necessario, verrà effettuata una graduatoria per quelle proposte che hanno ottenuto lo stesso punteggio.
Si riportano, di seguito, le regole che verranno applicati a tutte quelle proposte che avranno un punteggio ex aequo:
- le proposte che riportano argomenti non differenti dalle proposte più importanti, avranno priorità rispetto alle altre;
- quelle proposte che saranno esse stesse prioritarie in accordo con il punteggio raggiunto per criteri scientifici e/o di eccellenze tecnologiche.
Quando questi punteggi sono uguali, la priorità sarà basata sui punteggi dei criteri di impatto. Se necessario, sarà presa in considerazione qualunque priorità basata su appropriate caratteristiche, al fine di decidere il gruppo di proposte, relativa al contributo della proposta relativa all’area di ricerca europea e/ o obiettivi generali indicati nel programma (per esempio presenza di Pmi, cooperazione internazionale, partecipazione pubblica);
- il metodo descritto al punto precedente sarà poi applicato alle rimanenti domande con punteggio ex aequo nei gruppi.
I risultati della valutazione saranno disponibili entro 3 mesi dalla data di chiusura.
Si stima che la prima firma relativa alla chiamata entrerà in vigore 6 mesi dopo la data di chiusura.
L’obiettivo è che tutti gli accordi di sovvenzione siano completati entro 9 mesi dopo la data di chiusura.
In sintesi
Beneficiari
Almeno 3 Pmi indipendenti o associazioni, stabilite in 3 differenti Stati Membri o Stati Associati, oppure 1 associazione di Pmi europea, stabilita in uno Stato Membro o Associato che sia composta da almeno 2 entità legali indipendenti stabiliti in 2 differenti Stati Membri o Stati Associati, rientranti nella definizione comunitaria, almeno 2 esecutori di ricerca indipendenti dagli altri partecipanti, altre imprese o utilizzatori finali che contribuiscano al progetto o rispondano a particolari problemi o bisogni delle Pmi purché non abbiano un ruolo dominante
Attività finanziabili
Investimenti per attività produttive, innovazione, ricerca commissionata, studi e attività di supporto
Spese ammissibili
Costi direttamente riconducibili alle attività del progetto e identificate dai partecipanti, in accordo con i principi di contabilità, i regolamenti comunitari, le indicazioni contenute nel bando ed il suo usuale ruolo interno
Agevolazione
Contributo variabile in funzione della tipologia e dell’entità del progetto
Procedura
Le proposte dovranno essere inviate attraverso il sistema elettronico Epss entro le ore 17,00 (ora di Bruxelles) del 3 dicembre 2009.
Per la redazione delle domande dovrà essere utilizzata, esclusivamente, l’apposita modulistica presente nella Guide for Applicants (Guida per i Candidati)
Difficoltà
La modulistica, composta di più documenti, può essere scaricata direttamente dal sito web del 7° PQ è sufficientemente articolata e complessa anche se organizzata in formulario, con specifiche note esplicative; è disponibile solo in lingua inglese
Tempi
La durata prevista per completare l’iter amministrativo e per la realizzazione dell’intervento non può oltrepassare i 12/24 mesi
Costi
I costi sono più elevati di quelli di un’abituale domanda di agevolazione cofinanziata dall’Unione europea, soprattutto nella fase di predisposizione e avvio del progetto, poiché si deve tener conto delle spese per la documentazione di supporto, e degli eventuali consulenti esterni.
L’aspetto positivo è rappresentato dalla possibilità di accedere a un contributo variabile in funzione della tipologia e dell’entità del progetto
Probabilità
Gli stanziamenti a disposizione sono contenuti rispetto alle domande che, presumibilmente, verranno presentate
Normativa
- Reg. (Ce) 18.12.2006, n. 1906
- Racc. (Ce) 06.05.2003,
n. 2003/361/CE
- Dec. (Ce) 18.12.2006, n. 1982
- Dec. (Ce) 19.12.2006, n. 974
- Dec. (Ce) 29.07.2009, n. 5893
- Dec. (Ce) 29.07.2009, n. 5928
- Dec. (Ce) 29.07.2009, n. 5905
Modulistica e informazioni
http://cordis.europa.eu/fp7/home_en.html
Tel. 0032 22333760
E-mail: support@epss-fp7.org
(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)





