Immaginate di essere isolati a seguito di una calamità naturale: niente segnale telefonico, niente Wi-Fi, nessuna possibilità di chiedere aiuto. Il pensiero di non poter chiamare i soccorsi o semplicemente di non poter far sapere ai vostri cari che state bene può essere terrificante. Non sarebbe fantastico se, nel caos più totale, il vostro cellulare potesse ancora comunicare, direttamente tramite lo spazio, proprio come accade in Star Trek?
Ciò è esattamente quanto promettono di fare le reti NTN (Non-Terrestrial Networks), una tecnologia emergente che integrerà la connettività satellitare nei dispositivi cellulari che usiamo ogni giorno. Le reti NTN non sono un semplice concept. Sono una reale tecnologia di sistema supportata nel 5G. Ma la reale promessa delle reti NTN troverà realizzazione con il 6G, allorché diventerà una funzionalità standard integrata pressoché in tutti i dispositivi.
Il presente: la tecnologia NTN è già realtà con il 5G
I primi dispositivi 3GPP abilitati a NTN stanno per essere introdotti sul mercato, sull’onda dei miglioramenti di 3GPP Release 17. Questi primi dispositivi si basano sulla tecnologia NB-IoT over NTN presente in smartphone come Google Pixel 9 e Samsung S25, e consentono l’invio di messaggi di emergenza in caso di assenza di copertura terrestre.
Utilizzando la potenza di NTN, gli operatori di telefonia mobile stanno espandendo la loro copertura e realizzando reti più solide, in grado di operare laddove la connettività tradizionale viene meno, come in aree remote, durante eventi catastrofici e in situazioni in cui le infrastrutture vengono gravemente danneggiate.

Questa svolta nella connettività sempre attiva ha profonde implicazioni per le comunicazioni. La tecnologia NTN garantisce che chiamate di emergenza, comunicazioni vocali e servizi a banda larga mobile siano accessibili ovunque e in qualsiasi momento. Ma soprattutto, migliora la sicurezza pubblica, la risposta alle emergenze e le operazioni di soccorso in caso di calamità, consentendo comunicazioni tempestive e affidabili lì dove sono di importanza vitale. In questo white paper – Satellite communication benchmarking with terrestrial 5G networks – abbiamo esplorato le grandi opportunità che la tecnologia NTN offre agli operatori di telefonia mobile, delineando i vantaggi chiave e le considerazioni strategiche per le tipologie di NTN esistenti, nonché per il futuro della connettività.
Il futuro: l’evoluzione verso il 6G
L’evoluzione della tecnologia NTN nell’ambito del 3GPP è stata rapida e di impatto sempre crescente, con l’introduzione in ogni release di nuove e importanti funzionalità. Il lavoro di base iniziato nella Release 17, in cui le funzionalità NTN di base vennero illustrate per la prima volta, si è rapidamente trasformato in un pilastro fondamentale del 5G.
La Release 18 ha ampliato quel lavoro di base espandendo il supporto dei dispositivi, inclusa l’introduzione dei tipi di dispositivi VSAT (Very Small Aperture Terminal). Ha inoltre introdotto funzionalità di mobilità migliorate, rendendo le reti NTN un’opzione maggiormente praticabile per scenari reali quali la copertura marittima, aeronautica e di aree remote.
L’impeto propulsivo è poi proseguito con la Release 19 completata di recente, che ha introdotto l’architettura rigenerativa, un importante passo avanti nel modo in cui i payload satellitari possono elaborare e ritrasmettere i segnali. Parallelamente, sono stati apportati numerosi miglioramenti alle prestazioni, alle capacità e all’interoperabilità , rafforzando il ruolo della tecnologia NTN come elemento nativo del 5G anziché come semplice componente aggiuntivo.
Guardando al futuro, queste fasi evolutive stanno aprendo la strada al 6G, in cui la tecnologia NTN non solo integrerà le reti terrestri, ma diventerà parte integrante delle reti future. Sebbene i principali casi d’uso resteranno invariati (copertura ovunque, ancora di salvezza in caso di crisi, sicurezza pubblica), le capacità tecniche delle reti NTN faranno un significativo balzo in avanti.

I principali progressi nella tecnologia NTN con il 6G
- NTN in ogni singolo dispositivo: I futuri telefoni e gadget 6G saranno predisposti per connettersi alle reti spaziali, in quanto la tecnologia NTN diventerà una componente fondamentale della tecnologia dei dispositivi 6G, come lo sono oggi il Wi-Fi o il GPS. Tale integrazione eliminerà la necessità di dispositivi separati o di verificare se un telefono è NTN compatibile prima di portarlo in un’area remota, rendendo in tal modo la tecnologia NTN un elemento onnipresente nel nostro mondo connesso che abiliterà messaggistica, comunicazione vocale e banda larga mobile ovunque. Tutto ciò è parte integrante della vision di Nokia di un singolo stack tecnologico.
- Nessuna necessità di un sistema GNSS: Laddove nel 5G i dispositivi NTN devono avere funzionalità GNSS (Global Navigation Satellite System), con il 6G, ciò non sarà più necessario. I dispositivi potranno connettersi senza dover dipendere da sistemi che potrebbero bloccarsi o venire meno, garantendo in tal modo una connettività più affidabile e sicura.
- Interoperabilità TN–NTN: Man mano che la tecnologia NTN diventa parte integrante del nostro mondo connesso, è fondamentale garantire la continuità del servizio tra reti terrestri (TN) e reti NTN. Tale capacità di interazione consentirà agli utenti di mantenere una connettività ininterrotta in fase di transizione tra diversi ambienti di rete, che risiedano in aree urbane o in regioni remote. Offrendo un’esperienza unificata, l’interazione TN-NTN rivoluzionerà il modo in cui comunichiamo e accediamo ai servizi, rendendo possibile restare connessi sempre e ovunque.
La tecnologia NTN apre la strada a soluzioni per i problemi di oggi
Una volta raggiunta tale massa critica nelle reti NTN, vedremo tale tecnologia apportare benefici alla società in svariati modi, trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo gli uni con gli altri.
In primo luogo, la tecnologia NTN contribuirà a colmare il gap digitale, garantendo l’accesso ai servizi di comunicazione a chi vive in aree remote e favorendo in tal modo la connettività e l’inclusività a livello globale.
In secondo luogo, in tempi di crisi la tecnologia NTN consentirà alle squadre di soccorso di comunicare in modo efficace, salvando vite umane e riducendo l’impatto delle catastrofi naturali. Ciò sarà particolarmente importante nelle aree con infrastrutture tradizionali limitate o inesistenti, in cui la tecnologia NTN può rappresentare un’ancora di salvezza d’importanza vitale.
In terzo luogo, la tecnologia NTN faciliterà la crescita di settori quali istruzione, commercio e assistenza sanitaria da remoto, creando nuove opportunità per imprese e privati che risiedono in aree rurali. Ciò a sua volta favorirà la crescita e lo sviluppo economico, in particolare nelle regioni in precedenza meno servite.
Infine, integrando la tecnologia NTN con strategie avanzate di anticipazione e recupero da calamità, possiamo garantire che la nostra infrastruttura resti solida a fronte di calamità naturali e altri eventi distruttivi. Tale approccio contribuisce a salvaguardare la continuità del servizio e a rafforzare l’affidabilità complessiva della rete.
Il cielo non è più il limite. Con il 6G e le NTN, stiamo costruendo un futuro in cui la connettività sarà realmente globale: sempre disponibile, sempre resiliente e pensata per i momenti di massima rilevanza.
Chi è Giampaolo Panariello

Giampaolo annovera oltre 30 anni di esperienza nelle industrie Aerospaziale e delle Telecomunicazioni.
In qualità di CTO delle Infrastrutture di Rete in Nokia, Giampaolo è oggi responsabile della Thought Leadership e dello Sviluppo Commerciale in Europa, con un focus speciale su Comunicazioni Mission Critical, Sicurezza e Tecnologie Innovative, tra cui Reti Quantum Safe, Data Center, Sensing, Intelligenza Artificiale, Automazione e Reti Non Terrestri.
Ha iniziato la sua carriera nel settore Aerospaziale: pioniere delle Costellazioni Satellitari LEO, ha progettato il payload dei satelliti della Costellazione Globalstar. Successivamente si è trasferito nel settore delle Telecomunicazioni, prima in Siemens e poi in Nokia, contribuendo al lancio delle reti 3G, 4G e 5G in Europa.
Ha conseguito una laurea in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Roma “La Sapienza” e un Master in Business Administration.
Giampaolo Panariello vanta oltre 60 tra partecipazioni a conferenze, tavole rotonde e pubblicazioni su riviste specializzate.






