3G, trovare la via a un giusto Arpu

Ciena ha analizzato i problemi del settore sottolineando i punti da risolvere per rendere giusti servizi agli utenti.

Negli ultimi due anni il mercato dei dispositivi mobili che supportano reti a banda larga ha dato modo agli operatori di Tlc di varare offerte per la connettività 3G.
Ciena rileva un sostanziale rallentamento del fenomeno, dovuto a una delusione che gli utenti hanno avuto dall’esperienza mobile 3G. Per la società di networking i dispositivi non hanno mantenuto le promesse di connettività e la velocità di connessione dichiarata dagli operatori non ha raggiunto i livelli attesi. Ecco spiegato perché per molti consumatori le connessioni a banda larga fisse sono più affidabili sotto il profilo prestazionale.

Le iniziali stime fatte dagli operatori sono state superate dal mercato e la velocità con cui i consumatori hanno adottato l’iPhone e altri dispositivi con connettività 3G hanno fatto sì che la quantità di dati trasmessi provocasse una saturazione delle reti.

Per Ciena la banda larga mobile può ancora dare buone opportunità di business, dando agli operatori la possibilità di arrivare ad un discreto Arpu (Average Revenue Per Unit, ossia Ricavo Medio per Unità).

Per far sì che questo accada, per Ciena vanno risolti problemi come la congestione delle reti e fare in modo che queste siano in grado di supportare la futura crescita della domanda.

Un punto di partenza per gli operatori Tlc europei può essere dare uno sguardo al modello americano per l’implementazione dei servizi 3G.
Mentre nel nostro continente la strategia iniziale è stata creare prima un mercato a cui offrire i servizi e poi l’infrastruttura, gli operatori statunitensi hanno prima provveduto ad attrezzare le reti rendendole adatte a ricevere una potenziale domanda.

Per riuscire a portare il business della banda larga mobile al giusto livello, gli operatori europei devono migliorare il backhaul dei servizi dati sulle reti mobili.

Per arrivare a questo obbiettivo, secondo Ciena, bisogna migrare le infrastrutture di backhaul da Tdm a Ethernet, circostanza che assicura alla cella la sufficiente ampiezza di banda, fattore chiave per garantire la qualità del servizio. Un fattore determinante della scarsa qualità della banda larga sono i colli di bottiglia che si generano nel backhaul delle reti. Grazie alla sua alta capacità di trovare soluzioni, Ethernet risolve la questione offrendo una piattaforma che gestisce l’ampiezza di banda in modo dinamico, garantendo in questo modo il flusso continuo del traffico.

Tuttavia il backhaul delle reti dati mobili su Ethernet, richiede nelle celle la configurazione di un numero elevato di Ethernet Virtual Circuits (Evc). Gli Evc sono complessi da configurare e per testarli bisogna avere un approccio diverso da quello utilizzato negli ambienti Tdm.

Sono tre, pertanto, secondo Ciena, le aree da tenere in considerazione per una corretta configurazione, test e gestione degli Evc: il turnout del circuito, il monitoraggio tramite Sla (Service Level Agreement) e la risoluzione dei problemi. Tenuti sotto controllo questi tre aspetti, la qualità di tutta la rete migliora.
I test di turnout servono per garantire che la configurazione Evc sia corretta e che il flusso dei dati avvenga in modo efficiente. Il tempo richiesto per un corretto e completo test di tutto il meccanismo è di circa sei ore e mezzo.

Il secondo punto focale che porta alla fornitura di un sevizio di banda larga mobile di alta qualità è il monitoraggio tramite Sla.
Per realizzarlo in modo efficace, bisogna tenere monitorata l’infrastruttura sia per il livello dei servizi che a livello fisico. Come nel caso del Tdm, diversi Evc richiedono un servizio di monitoraggio granulare che permette di calcolare la disponibilità della rete in modo efficace. Non bisogna inoltre trascurare gli aspetti di Oam (Operations Administration and Maintenance), ogni operatore deve cioè fare attenzione al modo in cui sono stati pensati ed implementati i servizi e l’infrastruttura.Oam, servizi e infrastruttura giocano un ruolo fondamentale nella fornitura di servizi di qualità per le reti mobili a banda larga. Questi servizi possono poi essere misurati tramite Sla.

Una soluzione Oam adeguata è uno strumento essenziale per il provisioning dei servizi, per la manutenzione della rete e la gestione dei guasti; implementando anche un servizio di visualizzazione che consenta l’identificazione dei clienti o dei servizi che hanno problemi di rete. Grazie alla gestione dei componenti della rete e il monitoraggio individuale dei servizi su diversi prodotti, gli operatori di telecomunicazioni saranno in grado di offrire e gestire i servizi di connettività 3G in modo più efficace e di offrire ai propri clienti la qualità richiesta.

La risoluzione dei problemi è il terzo fattore da prendere in considerazione. Gli operatori devono essere in grado di guardare all’interno della rete per garantire che vengano rispettate le priorità del flusso dei pacchetti in trasmissione. Se questo non succede, non esiste un altro modo per capire il motivo per cui un certo servizio non viaggia alla velocità richiesta.

A differenza delle reti voce, la disfunzione di un servizio di rete mobili a banda larga può causare seri inconvenienti a chi ne fa uso; non comporta l’interruzione di una telefonata perché cade la linea ma della perdita di un messaggio importante di posta elettronica, di uno strumento di social networking o di un video che si sta scaricando per uno scopo determinato.

Infine, per riuscire a rilanciare la credibilità delle reti mobili a banda larga, gli operatori europei devono tenere presente che bisogna investire nelle reti esistenti e in certi elementi chiari e definiti delle infrastrutture di reti di prossima generazione. Per quanto riguarda l’aspetto tecnologico, decisioni accertate da parte degli operatori di Tlc comporteranno un aumento della qualità della propria offerta di banda larga mobile e, allo stesso tempo, la possibilità per loro di offrire servizi più competitivi che gli permetteranno di ottenere profitti maggiori.

L’affidabilità e la protezione del network sono fondamentali per le applicazioni basate su servizi Carrier Ethernet; si rende quindi necessaria una suite completa di funzionalità per l’affidabilità e la protezione del wireless backhaul utilizzando 802.1ag, Y.1731, G.8031 e altri standard emergenti. La combinazione di affidabilità e metodi di protezione con il monitoraggio delle performance basato su Otn e la divisione in aree dei guasti nella rete metropolitana, ottimizza la disponibilità della rete mobile in backhaul e ne garantisce un servizio ininterrotto per gli utenti finali.

Tuttavia, le reti backhaul non operano in maniera isolata. Per funzionare in modo efficace e sfruttare i vantaggi delle spese operative, anche il mobile core network deve evolvere nel momento in cui la rete di accesso migra verso l’Ethernet.

Costruire un’infrastruttura di rete Carrier Ethernet (utilizzando standard definiti dal Metro Ethernet Forum), allora, mette a disposizione degli operatori una strategia low-cost di lungo termine per sostituire la loro infrastruttura Sdh esistente, mantenendo allo stesso tempo un’affidabilità di livello carrier.

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