32.000 tagli per Deutsche Telekom

Annunciati licenziamenti pari al 5% della forza lavoro in Germania.

La scure dei licenziamenti si abbatte su Deutsche Telekom.
Il gigante
tedesco delle telco ha infatti annunciato un piano di ristrutturazione che
prevede il taglio di 32.000 posti di lavoro in Germania entro il 2008.
Più in
concreto, si parla del licenziamento di un dipendente su quattro nell’area della
telefonia fissa, settore nel quale la società stenta a difendere la posizione di
ex-monopolista di fronte all’incalzare di concorrenti decisamente agguerriti,
soprattutto dal punto di vista delle politiche tariffarie.
I tagli
rappresentano di fatto un quinto della forza lavoro presente in Germania e un
ottavo di quella attiva a livello mondiale.
Gli analisti considerano la mossa
inevitabile, del resto era nell’aria da tempo. E se da un lato valutano
positivamente l’azienda, per aver finalmente affrontato il problema, dall’altro
però non possono non leggere l’annuncio in un’ottica più nazionalistica,
inserendolo in una Germania il cui nuovo corso post-elettorale non è ancora
iniziato e dove l’inflazione viaggia ormai all’11.6%.

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