1 – Le leve di creazione del valore di una scelta di outsourcing dei processi di acquisto

Fin dalle prime valutazioni gli obiettivi raggiungibili vanno correttamente dimensionati sia per non sovrastimare vantaggi potenziali, ma anche per non tralasciare i reali vantaggi che invece possono confermare la correttezza di una scelta di outsourci …

Fin dalle prime valutazioni gli obiettivi raggiungibili vanno correttamente dimensionati sia per non sovrastimare vantaggi potenziali, ma anche per non tralasciare i reali vantaggi che invece possono confermare la correttezza di una scelta di outsourcing.

Basare le scelte di outsourcing sulla sola eguaglianza “esternalizzazione significa riversare i propri costi sul fornitore” non è corretto, in quanto non porta a reali vantaggi di medio termine: così facendo si sposta sul fornitore solo la rigidità della gestione, con risultati di breve durata se non addirittura dannosi (fallimento di fornitori che operano sottocosto, necessità di reinternalizzare, distruzione di poli di fornitura locale).

Occorre invece considerare, oltre alle leve tattiche della flessibilità (passaggio da costi fissi a costi variabili, spostando sul fornitore la rigidità dei costi o gli stock) e del supporto a decisioni organizzative (esternalizzare per favorire o velocizzare processi di cambiamento) anche le leve strategiche dell’innovazione (outsourcing come fonte di innovazione) e della riduzione del costo (l’outsourcer, trattandosi di suo core business, può creare più valore per le migliori competenze e strumenti a disposizione e perché può delocalizzare le attività a basso valore aggiunto in “distretti” di competenza “remoti”, riducendo così il costo del servizio).

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