I datacenter del futuro: agili, disponibili e sostenibili

Quando si analizza lo scenario attuale sui datacenter e si volge lo sguardo al loro futuro una premessa è d’obbligo: l’ottimizzazione dei carichi di lavoro e la richiesta di una potenza di calcolo crescente rende per le aziende il ricorso ai sistemi legacy non più percorribile.

La combinazione della necessità di proteggere i dati aziendali, garantire la sicurezza e assicurare il rispetto dei requisiti normativi sottopone i reparti IT a carichi di lavoro difficilmente gestibili, se non nelle organizzazioni più grandi e strutturate.

Per far fronte a questa situazione, le organizzazioni si rivolgono a modelli as-a-service per gestire i propri asset piuttosto che affidarsi a un approccio incentrato su logiche a silos e su un potenziamento dei server.

Disponibilità, efficienza ed economicità del cloud, infatti, sono i fattori che hanno ormai convinto il management delle imprese ad affidarsi a provider sicuri ed efficienti, liberando così risorse – anche quelle umane dei reparti IT – che possono essere utilizzate in attività funzionali al core business.

La trasformazione in atto del datacenter

Dal punto di vista della struttura dei datacenter, c’è una convinzione sostanzialmente unanime, tra gli addetti ai lavori ed esperti, che il datacenter stia attraversando una fase di importante trasformazione, e che le strutture imponenti e monolitiche rappresentino ormai un approccio legato a un recente passato, a vantaggio di strutture più leggere e availability zone (AZ).

La virtualizzazione e il cloud stanno, inoltre, contribuendo a mutare fortemente questo scenario, con un focus sempre più marcato posto sulle applicazioni di nuova generazione e sulle architetture basate su microservizi e container.

Oggi si va verso datacenter software defined, con infrastrutture perfettamente modulari, capaci di adattarsi in maniera flessibile alle necessità di workload. Una configurazione capace di rispondere alla sfida di nuovi servizi da realizzare e di essere disponibile per le esigenze delle aziende nel giro di pochissimo tempo, assecondando in tal modo i tempi dettati dalla digitalizzazione e dalla consumerizzazione del business.

In questo senso Il controllo della catena produttiva rappresenta un punto di forza per i vendor, ed è proprio ciò che caratterizza la diversità e il valore di OVH e che ci consente di offrire la miglior soluzione sempre ad un prezzo altamente competitivo.

Un server in 120 secondi

OVH ha messo a punto un processo industriale completo, che prevede la peculiarità unica di produrre ogni singolo componente – dalla fornitura di componenti e pezzi di ricambio all’attivazione dei datacenter – e che permette di rendere disponibile ai clienti un nuovo server di ultima generazione in 120 secondi attraverso un semplice acquisto online.

Grazie alla nostra organizzazione basata sull’approccio just-in-time, siamo in grado di produrre il 95% dei nostri server in meno di quattro giorni. Abbiamo inventato anche il concetto di rack orizzontale pretestato e abbiamo automatizzato le procedure di consegna per garantire tempi di implementazione nei datacenter estremamente rapidi, non superiori ad alcune ore.

Questa eccezionale potenza di computing e storage è oggi a disposizione dei nostri clienti e soddisfa ogni loro necessità, ad esempio con offerte di soluzioni bare-metal, loud privato e cloud pubblico.

Un altro aspetto da evidenziare è che la trasformazione digitale del datacenter troverà sicuramente un valido stimolo nella consapevolezza dei ritorni associati agli investimenti. E la missione che caratterizza OVH è esattamente quella di garantire l’operatività dei datacenter proteggendo gli investimenti dei clienti: abbiamo un know-how comprovato nella gestione di un parco di datacenter.

Abbiamo raggiunto questo livello di controllo operativo progettando, costruendo e gestendo i nostri datacenter proprietari, sin dal primo progettato nel 2003 a Parigi, mentre oggi ne gestiamo circa 30 in tutto il mondo.

Ogni anno, una serie di certificazioni e valutazioni da parte di organismi indipendenti attesta la conformità delle nostre infrastrutture e dei nostri servizi alle best practice e agli standard internazionali.

Ad esempio, la nostra gamma bare-metal è stata recentemente certificata per la conformità alla norma ISO/IEC 27001. La qualità del servizio viene misurata in tempo reale – oggi le nostre attrezzature raggiungono un tasso di disponibilità del 99,994%, le procedure di sicurezza vengono costantemente rafforzate per far fronte a ogni tipo di rischio o attacco e la manutenzione predittiva viene ottimizzata attraverso l’intelligenza artificiale.

Sostenibilità energetica della trasformazione digitale

Infine, nella costruzione dei datacenter del futuro, gli aspetti legati all’impatto ambientale saranno sempre più cruciali, perché non è pensabile che i datacenter vengano ancora definiti – perlomeno in alcuni casi – le “acciaierie di questa generazione”, come metafora dei rischi ambientali legati al loro consumo energetico.

In OVH siamo consapevoli della sfida ambientale che interessa il settore digitale, in particolare i datacenter, ed è per questo che da sempre ci impegniamo per ridurre al minimo la nostra impronta ecologica. Dal perfezionamento della costruzione dei datacenter al fine di eliminare i condizionatori e riciclare i componenti, all’ottimizzazione dei consumi energetici passando per l’estensione della durata di queste infrastrutture, OVH è sempre sulla strada dell’innovazione in questo ambito.

Così riduciamo la quantità di elettricità richiesta per far funzionare i nostri datacenter e, dal 2003, abbiamo sviluppato un sistema esclusivo di raffreddamento a liquido, utilizzato sul 98% dei server OVH. Per quanto ne sappiamo, è il più grande parco server commerciale al mondo ad avvalersi di questa tecnologia.

Abbiamo anche aggiunto porte di raffreddamento sul retro dei server per creare rack autonomi che possono essere implementati ovunque da OVH a prescindere dall’ambiente esterno. In tal modo il 70% del calore è dissipato dal sistema di raffreddamento a liquido e il restante 30% per convezione naturale.

Di questi temi si parlerà a Milano il 13 giugno 2019, presso il Palazzo della Cultura di Tecniche Nuove, durante il Datacenter Innovation Day.

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