La trasformazione digitale apre opportunità ma anche nuove vulnerabilità. Oggi alle aziende serve una strategia di cybersecurity solida, capace di proteggere dati e processi. TeamSystem Cybersecurity offre una piattaforma “as-a-service” scalabile che semplifica la sicurezza: monitoraggio continuo, alert mirati e report chiari per affrontare con fiducia un panorama di minacce sempre più complesso.
La cybersecurity non è più un tema accessorio per le aziende italiane, ma è assurta al grado di priorità. Negli ultimi anni è diventata un asset strategico, imprescindibile per la sopravvivenza e la crescita delle aziende italiane. Il contesto congiunturale, la spinta alla digitalizzazione e, soprattutto, il trend inesorabile degli attacchi informatici, hanno trasformato la sicurezza digitale da voce di bilancio accessoria a pilastro fondamentale per garantire continuità e resilienza.
Per le aziende che rappresentano il cuore produttivo del nostro Paese, che compongono il PIL, questo significa maturare una visione strategica della cybersecurity. Non si tratta soltanto di installare strumenti di protezione, ma di adottare un approccio strutturato e proattivo.
È qui che entra in gioco TeamSystem Cybersecurity, che si propone come collante tecnologico e consulente al fianco delle imprese, offrendo soluzioni abilitanti e scalabili per affrontare minacce sempre più sofisticate.
Perché la cybersecurity è la nuova priorità strategica
I dati del Clusit raccontano una storia inequivocabile. Tra il 2020 e il 2024, l’Italia ha visto un aumento del 64,9% degli incidenti cyber, a fronte di un incremento medio globale del 27,4%. In altre parole, il nostro Paese è diventato un bersaglio privilegiato, con un’incidenza sproporzionata rispetto alle dimensioni della sua economia.
In questo scenario, la domanda che ogni manager IT dovrebbe porsi è semplice: la cybersecurity è ancora un costo da comprimere o è diventata l’investimento più urgente da fare? La risposta è chiara. Sì, perché ogni attacco subito non è solamente una voce di spesa straordinaria: singolarmente è un danno reputazionale, un fermo operativo, una perdita di fiducia da parte di clienti e partner; sistemicamente è un elemento che mina la competitività delle nostre aziende a livello internazionale.
Investire in sicurezza digitale significa, quindi, proteggere i margini, preservare la continuità, guadagnare credibilità sul mercato e mantenere alto il livello di competitività delle aziende.
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Il ruolo di TeamSystem Cybersecurity nel contesto attuale
Proprio per rispondere a questa urgenza, TeamSystem ha deciso di evolvere la propria offerta acquisendo Muscope nell’ottobre 2024, una realtà innovativa e specializzata in difesa cyber basata su intelligenza artificiale.
Da giugno 2025, questa esperienza è confluita ufficialmente nella piattaforma TeamSystem Cybersecurity, che sancisce la nascita di una soluzione “as-a-service” scalabile e modulare, progettata per adattarsi a realtà diverse: dalla microimpresa all’azienda di medie dimensioni, fino alle grandi corporate.
Il valore aggiunto è duplice: continuità tecnologica grazie al know-how maturato da Muscope, e solidità industriale garantita dal marchio TeamSystem. Il risultato è una piattaforma che unisce la flessibilità di una startup alla capacità di supporto di un grande player.
Il fine di TeamSystem, infatti, è di parlare di cybersecurity a tutti con un linguaggio semplice. Lo fa fornendo, una soluzione scalabile e modulare e rivestendo il ruolo del consulente che aiuta a comprendere la cybersecurity, a prevenire eventuali attacchi e a risolvere problemi, senza dover essere tu in prima persona un esperto IT.
Questo perché attualmente l’Italia è un bersaglio degli hacker criminali e la cybersecurity deve essere accessibile e comprensibile a tutti.
Il trend degli attacchi cyber in Italia
Il 2024 ha confermato una tendenza allarmante: sempre secondo il rapporto Clusit, il cybercrime rappresenta il 78% degli incidenti registrati in Italia, mentre l’hacktivism pesa per il restante 22%.
La crescita del cybercrime è stata particolarmente significativa e ha riguardato per la maggior parte le Pmi: si è passati da 197 incidenti nel 2023 a 277 nel 2024, con un incremento del 40,6%. Ancora più preoccupante è la gravità degli impatti: quasi l’80% degli episodi ha avuto una severity classificata come “High” o “Critical”.
Questo significa che gli attacchi non sono più “tentativi” a basso impatto, ma eventi con conseguenze reali: blocchi operativi, fughe di dati, interruzioni dei servizi digitali. In sostanza, per un IT manager, la probabilità di trovarsi a gestire un incidente significativo è oggi molto più alta di pochi anni fa.
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Il quadro normativo: Direttiva NIS2
Alzare la guardia non è solo una scelta di buon senso: oggi è anche un obbligo normativo. Con la Direttiva NIS2, recepita in Italia dal decreto legislativo n. 138/2024, il perimetro delle imprese coinvolte si è allargato, includendo anche molte aziende di medie dimensioni.
Da qui derivano nuovi obblighi: implementare processi di risk management, predisporre piani di risposta agli incidenti, notificare eventuali violazioni entro termini precisi, fare regolarmente formazione del personale in tema di cybersecurity.
Il legame con la supply chain, poi è un aspetto cruciale: non basta proteggere i propri sistemi, è necessario verificare anche la resilienza di quelli dei fornitori.
Per le aziende industriali, questo si traduce in una sinergia con gli standard IEC 62443, dedicati alla messa in sicurezza di sistemi ICS e SCADA, ma il principio è valido per tutti i settori. Ecco perché possiamo dire che la cybersecurity, oggi, è un gioco di squadra in azienda e fra le aziende.
Il gap di maturità cyber nelle aziende
Se il quadro delle minacce è in rapido peggioramento, quello della maturità cyber delle aziende italiane resta ancora insufficiente. Il Rapporto Cyber Index PMI 2025 evidenzia un livello medio pari a 52 su 100, ben al di sotto della soglia di sufficienza, fissata a 60.
Le cause sono note: budget limitati, mancanza di personale specializzato e, soprattutto, fattore umano. Secondo le stime, nell’80% degli incidenti la vulnerabilità sfruttata è riconducibile a un errore umano: una mail di phishing aperta, una password debole, un aggiornamento rimandato.
Il risultato è che molte aziende sono ancora nella fase “artigianale” della cybersecurity, prive di processi strutturati e costrette a reagire solo dopo che l’attacco è già avvenuto. Ma il prezzo da pagare per questa mancanza di consapevolezza rischia di essere insostenibile.
TeamSystem Cybersecurity: la soluzione per le aziende
In questo scenario complesso, TeamSystem Cybersecurity si propone come una risposta concreta, diretta, sulla linea della semplicità operativa. La piattaforma, è stata pensata per essere semplice da adottare e potente da gestire: un servizio as-a-service che non richiede infrastrutture complesse e che cresce insieme all’azienda.
Le principali feature di TeamSystem Cybersecurity includono:
- Monitoraggio continuo di rete e asset, per intercettare in tempo reale vulnerabilità e minacce.
- Reportistica semplificata, pensata per dialogare con il management, non solo con i tecnici.
- Alerting proattivo, che permette di intervenire prima che un problema diventi incidente.
Per CIO e CISO, i benefici sono tangibili: riduzione del tempo medio di remediation, centralizzazione del controllo accessi, compliance automatizzata con normative come GDPR e NIS2. In altre parole, meno complessità operativa e più agilità strategica.
Il messaggio di sintesi è chiaro: la cybersecurity non è più un lusso per pochi, ma una necessità vitale per tutte le aziende. Per quelle italiane, investire oggi in sicurezza digitale significa non solo proteggere i propri dati e quelli del proprio ecosistema produttivo, ma assicurarsi un futuro competitivo in un mercato globale sempre più complesso.
Con TeamSystem Cybersecurity le imprese hanno a disposizione un alleato tecnologico e consulenziale, capace di trasformare la sicurezza informatica da costo percepito a leva di crescita, continuità e innovazione.
