Home Prodotti Sicurezza World Backup Day: gli errori più comuni e i consigli da seguire

World Backup Day: gli errori più comuni e i consigli da seguire

Come ogni anno, il 31 marzo ricorre il World Backup Day. Nonostante si tratti di una pratica senza dubbio indispensabile, sono ancora moltissime le persone (e anche le organizzazioni) che non proteggono adeguatamente i propri dati con policy e strumenti adeguati allo scopo.

In Italia, in particolare, la situazione è preoccupante. Secondo un sondaggio effettuato da da Kingston Technology 6 italiani su 10 hanno dichiarato di avere perso dei dati realmente importanti come informazioni personali, video e foto di amici e famigliari. Il 68% del campione, inoltre, si è almeno una volta pentito di non aver fatto il back up dei dati regolarmente. Sorprende – relativamente – che il 79% degli intervistati afferma di essere addirittura disposto a pagare per recuperare i che i propri dati andati persi.

Anche Aruba ha fornito un contributo al World Backup Day, sottolineando come in questo momento storico, in cui la maggior parte delle aziende italiane si è dovuta attrezzare in tempi record per favorire lo smart working risulta utile adottare delle soluzioni di backup per la sicurezza dei dati. Nello specifico, nel caso in cui si scelga di utilizzare soluzioni in cloud, tutti i dati aziendali presenti nella postazione di lavoro di ogni dipendente vengono memorizzati nelle cartelle locali, a loro volta sincronizzate in tempo reale con server in cloud, così da garantire la disponibilità dei dati anche in caso di un guasto del disco hardware.

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Panda Security consiglia di non affidarsi ad un’unica procedura ma di utilizzare sia il backup periodico in cloud, sia su unità esterna. L’obiettivo di aumentare la ridondanza dei dati è percorribile tramite il contemporaneo utilizzo di un servizio cloud che non richieda alcuna gestione da parte dell’utente –  il programma crea ed aggiorna una copia dei dati che si vuole preservare –  e di una copia su un supporto esterno. In questo modo l’utente avrà a disposizione tre copie dei dati (originale + cloud + memoria esterna).

dynabook ricorda inoltre come per le aziende effettuare backup regolari non sia più sufficiente. Soprattutto oggi, con l’adozione capillare dello smart working e in un panorama di attacchi informatici in costante crescita, le organizzazioni devono mettere al primo posto la sicurezza dei propri asset, dei propri dipendenti e stakeholder. Infatti, il numero degli attacchi informatici perpetrati ai danni delle aziende è in crescita esponenziale, con minacce sempre nuove ed emergenti e, secondo gli ultimi dati degli Osservatori del Politecnico di Milano, nell’83% dei casi la prima finalità delle aggressioni sono le truffe come phishing e business email compromise che mirano a impossessarsi dei dati aziendali.

Commvault consiglia di evitare set di strumenti separati per il backup e il disaster recovery. Infatti, consolidandoli si potranno ridurre gli investimenti in modo significativo. Inoltre, anche l’utilizzo del cloud per il disaster recovery può consentire risparmi significativi e essere d’aiuto nel rispetto delle normative. Generalmente il cloud è più resiliente di un sito privato di data recovery, e ora sono disponibili opzioni di archiviazione a lungo termine a costi molto bassi. Importante risulta quindi una continua attività di test, analisi e revisione delle attività, per definire il piano più adeguato a protezione di infrastrutture, dati e investimenti.

Anche Toshiba Electronics Europe si è espressa in occasione del World Backup Day. Secondo la società prima di ogni backup è importante fare una pulizia accurata, ed è importante definire una strategia di backup. Infatti, bisogna scegliere quali saranno i file da backuppare e con quale frequenza si vuole eseguire il backup; può essere utile anche l’impostazione di backup automatico con tempi e intervalli definiti dall’utente. Chi utilizza il PC dovrebbe fare periodicamente un backup completo e in seguito si dovrebbe procedere a backup incrementali regolari. In generale, il backup dei dati deve essere effettuato secondo il principio 3-2-1. Gli utenti dovrebbero fare tre copie utilizzando due diversi supporti di memorizzazione, come un hard disk esterno e un’unità a nastro, e memorizzare la terza versione di backup esternamente, “off-site”, ad esempio nel cloud.

Anche QNAP ricorda che nessun piano di backup è perfetto, ma il backup secondo il principio 3-2-1 è un buon modo di iniziare. Conservare 3 copie dei file importanti, conservare i file su almeno 2 tipi di supporti di archiviazione e archiviare 1 copia esternamente e un’ottima pratica per la sicurezza delle informazioni. Non solo. Un vantaggio che offre il backup multi-versione è che consente di tracciare in modo semplice le modifiche. D’altro canto, se si usa un sistema in grado di deduplicare i dati di backup all’origine si riduce la dimensione globale dei dati stessi e, di conseguenza, vengono ridotti anche la banda richiesta e la durata del backup.

Xiaomi, consapevole dell’importanza e della salvaguardia dei propri dati, in occasione del World Backup Day ha deciso di offrire 50 Gbyte gratuiti di spazio di archiviazione su Xiaomi Cloud per 12 mesi, che vanno ad aggiungersi ai 5 Gbyte già previsti dal piano base. Infatti, negli smartphone sono conservati molti dati altamente sensibili: foto, video, ricordi, contatti di lavoro e amicizie, ma anche dati come gli account dei vari social network o le password per accedere ai servizi bancari online.

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