Home Lavoro Le tre forze tecnologiche che cambiano il mondo del lavoro

Le tre forze tecnologiche che cambiano il mondo del lavoro

Sono molti gli elementi stanno cambiando radicalmente le nostre vite ma in particolare sono tre i vettori che hanno un impatto significativo sulle vite private e professionali di tutti: il workplace, inteso come esperienza di lavoro, l’intelligenza artificiale e la sostenibilità.

Il successo di qualsiasi aziendea dipenderà da come gestirà le sfide e le opportunità associate a questi tre elementi.

Per illustrarli ricorriamo all’esperienza di Sherif Seddik, Senior Vice President e Managing Director Emea di Citrix, società che da tempo ha imboccato la strada della trasformazione del workplace, con tutto ciò che ne consegue.

Sherif Seddik, Senior Vice President e Managing Director Emea di Citrix

 

Dalla customer experience all’esperienza di lavoro

Se per decenni, osseva Seddik, è stata la customer experience a essere considerata la via al successo, oggi le aziende sanno che una solida esperienza di lavoro è ugualmente importante in quanto migliora l’engagement, elemento fondamentale per permettere a chi lavora di performare al meglio.

Sono molti gli aspetti che concorrono a creare una buona esperienza di lavoro: dall’ambiente fisico alla cultura aziendale, dallo spirito di gruppo fino agli strumenti che l’organizzazione mette a disposizione dei propri dipendenti.

A causa dei rapidi progressi della digitalizzazione, tuttavia, l’esperienza di lavoro finisce con il coincidere sempre più con l’esperienza digitale. Ora, se nella nostra vita privata facciamo abitualmente uso di una tecnologia molto facile da usare, ciò non sempre accade in azienda, dove il livello di complessità d gestire è decisamente superiore.

Per molte aziende la sfida per gli anni sarà proprio quella di traslare l’usabilità del mondo consumer digitale in una moderna esperienza di lavoro. Affinché ciò accada, le aziende dovranno essere più aperte  a stili di lavori flessibili e personalizzati, come il lavoro da remoto o da casa, o a modelli di lavoro part time e time sharing.

Dovranno quindi fornire tool e applicazioni allo stato dell’arte, per permettere a dipendenti e team di collaborare da luoghi diversi e con fusi orari diversi e rimpiazzare le obsolete applicazioni legacy con workspace digitali intelligenti e facili da usare. Alcune tecnologie alla base di questa nuova esperienza di lavoro si basano sulla seconda forza tra le più importanti che influiranno sul nostro modo di fare business: l’intelligenza artificiale.

Intelligenza artificiale sempre più al centro del lavoro

Da molto tempo si parla di intelligenza artificiale, ma se da una parte si può pensare che sia soprattutto una questione di marketing, in realtà i recenti progressi stanno permettendo, grazie agli algoritmi di machine learning, di risolvere problemi importanti o raggiungere risultati impossibili per gli uomini da soli.

Da consumatori, fa notare Seddik, utilizziamo continuamente assistenti digitali che, essendo in grado di riconoscere il linguaggio naturale, possono fornirci informazioni o effettuare azioni. Inoltre, gli algoritmi di machine learning permettono ai fitness tracker, per esempio, di rilevare anomalie nel nostro stato di forma che indicano il bisogno di esercitarsi di più o di modificare la nostra dieta. Dal punto di vista del business, invece, il potere dell’intelligenza artificiale e del machine learning ha aperto le porte a enormi progressi: le possibilità variano dall’identificazione di attacchi alle reti aziendali alla rilevazione di indicatori tumorali nelle risonanze magnetiche, indicatori che possono facilmente sfuggire all’occhio umano.

Già nel corso del 2020, per Seddik, l’intelligenza artificiale rivoluzionerà molti processi di business e permetterà di avviarne di nuovi. Sarà infatti integrata in un numero crescente di flussi di lavoro decisionali e troverà impiego in molte e diverse aree, dal miglioramento dei processi di produzione alla personalizzazione delle relazioni con il cliente. Allo stesso tempo aiuterà a ottimizzare le competenze dei dipendenti: quando le aziende utilizzeranno workspace digitali con funzionalità intelligenti, gli algoritmi di machine learning organizzeranno automaticamente il feed secondo le esigenze e le abitudini individuali del singolo lavoratore.

Attraverso un’analisi continua delle preferenze e delle azioni del lavoratore, il workspace migliorerà nel tempo il suo supporto all’utente. Questo faciliterà workflow più efficienti e avrà l’effetto di aumentare il livello di soddisfazione dei dipendenti, un elemento chiave nella cosiddetta “guerra dei talenti”, sia per trovarli che per trattenerli.

Anche il clima influisce sul workspace

Ma tutto questo, per Seddik, accadrà mentre il cambiamento climatico continua a essere su tutte le prime pagine. Con le emissioni di gas serra che hanno raggiunto un livello senza precedenti, la necessità di intraprendere misure per mitigare il surriscaldamento globale sono diventate sempre più urgenti. Gli scienziati da tempo predicono un futuro con temperature più alte, che porteranno all’innalzamento del livello del mare e a eventi climatici più severi, con tutte le conseguenze negative che tutto questo comporta.

In tutto il mondo nazioni, community, ONG, consumatori e aziende hanno dato avvio o intensificato iniziative per mitigare gli effetti del surriscaldamento globale. Le aziende devono quindi tenere in conto che la sostenibilità sarà un imperativo per gli anni a venire. Alcune aziende dovranno adattare le proprie azioni di CSR mentre altre dovranno stabilire una strategia per definire i propri obiettivi ambientali e le misure per raggiungerli.

Ci sono molti modi per le aziende di migliorare la propria sensibilità ambientale. È possibile, tra le altre cose, stabilire una policy aziendale che gratifichi i dipendenti per i loro comportamenti green come l’utilizzo di biciclette per i pendolari più vicini o l’adozione di misure per ridurre il consumo di energia e di rifiuti nelle azioni di tutti i giorni. Allo stesso tempo, le aziende possono analizzare i loro processi produttivi e flussi di lavoro per utilizzare l’energia in maniera più efficiente.

Si torna a parlare di BYOD

Anche la tecnologia può dare un significativo contributo, permettendo di lavorare ovunque, in ogni momento e su qualsiasi dispositivo. Se fosse possibile lavorare da casa, i lavoratori eviterebbero le emissioni di carbonio legate al pendolarismo, anche nel caso in cui questo fosse possibile solo una volta a settimana.

Potendo utilizzare i propri dispositivi grazie a policy BYOD, ridurranno inoltre il numero di computer che l’azienda dovrà comprare, con la conseguente riduzione di rifiuti elettronici da smaltire.

Allo stesso tempo, la tecnologia digitale velocizza i flussi di lavoro riducendo il consumo di elettricità legato al lavoro straordinario. Infine, scegliere per esempio il cloud pubblico significa appoggiarsi a grandi provider che operano in data center capaci di ottimizzaew i livelli di efficienza energetica in un modo che è impossibile per la maggior parte delle aziende medio piccole.

La maggior parte di questi sviluppi tecnologici ha un impatto sulla società intera e riguarda aziende di ogni dimensione. Esse devono progettare strategie che non abbiano come unico obiettivo i risultati di business ma che tengano conto dei dipendenti e dell’ambiente come imprescindibili ricchezze.

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