Se Dropbox è il problema, in azienda vanno cambiate le regole

Il fine deve essere facilitare l’accesso alle informazioni da parte dei dipendenti. Lo spiega Cristian Meloni di CommVault.

I risultati di un recente sondaggio di Idg Research Services sottolineano le motivazioni principali per cui l’accesso e la gestione dei dati nelle aziende sono divenuti complessi. I problemi di budget sono ovviamente una delle cause secondo il 53% degli intervistati. Ma un egual numero di rispondenti identifica nell’aumento di smartphone e tablet un problema: l’It administrator non ha la capacità di analizzare che cosa risiede su alcuni dispositivi mobili.

Analogamente, per Cristian Meloni, District Manager CommVault Italia, il cloud e i sistemi di storage cloud consumer-grade come Dropbox rappresentano una simile fonte di preoccupazione per i gestori di dati.
Molti utenti ritengono tali soluzioni più facili da utilizzare rispetto a quelle fornite dall’azienda per archiviare, accedere e condividere le informazioni, ma gli It manager hanno difficoltà nel gestirle e proteggerle.

I sistemi di cloud storage contribuiscono inoltre a un’altra sfida legata all’information management: la proliferazione di silos di dati. La conseguenza inevitabile sono costi amministrativi in crescita e una minor capacità di archiviare, trovare e accedere alle informazioni aziendali in modalità self-service.

Il problema dell’accesso
Per Meloni le complessità legate a una gestione moderna dei dati mettono molti It manager in difficoltà, rendendo difficile il raggiungimento dei loro obiettivi.
A peggiorare le cose c’è il coinvolgimento dell’It quando i dipendenti non trovano i dati da soli.
In aggiunta, le crescenti domande di data management non impattano solo sul dipartimento It: i dipendenti che non sono in grado di ottenere velocemente informazioni dove e quando ne hanno bisogno sono meno produttivi e soddisfatti.

Soluzione all-inclusive
Per risolvere i problemi legati ai dati, secondo Meloni, le aziende hanno bisogno di un software di data management dotato di funzionalità complete.
Per essere sempre produttivi gli utenti devono poter accedere rapidamente alle informazioni in qualunque momento, da qualunque luogo e dispositivo, compresi notebook, tablet, smartphone, o device Web-enabled.
Soprattutto le aziende che devono risolvere le questioni di data management hanno bisogno di soluzioni in grado di supportare tutti i file, applicazioni, database, sistemi di messaging ed endpoint (locali e remoti) attraverso un’unica piattaforma dotata di un repository di contenuti virtuali unificato enterprise-wide.

Semplificando la gestione e ampliando la capacità di storage, per Meloni le soluzioni di data management single-platform fanno anche risparmiare. E dato che si consulta un repository virtuale piuttosto che sistemi di produzione, ottenere le informazioni non riduce le prestazioni applicative.
Data store unificati semplificano anche la conformità a requisiti normativi e di e-discovery.

Un aiuto pratico
Dal punto di vista tecnologico il vantaggio maggiore derivante dal consentire agli utenti di fare di più e ai manager di prendere decisioni più informate è che le soluzioni di data management single-platform aiutano i dipartimenti It a conquistare visibilità presso i manager e oltre.
E giustamente, per Meloni: negli anni a venire le aziende di maggior successo saranno quelle dotate del controllo end-to-end sulle informazioni che solo un sistema completo di data management single-platform può offrire.
Le organizzazioni che adottano sistemi di data management unificati rivoluzionando il modo in cui gli utenti accedono e analizzano i dati e semplificando l’amministrazione di back-end saranno le prime ad arrivarci.

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