Home Speciale Sap, la trasformazione digitale è un viaggio tra tecnologie e competenze

Sap, la trasformazione digitale è un viaggio tra tecnologie e competenze

Lo speciale dedicato alla trasformazione digitale di 01net svela i punti di vista dei più importanti vendor internazionali operanti in Italia; Sap è senza dubbio uno di essi, e a rispondere alle nostre cinque domande è Carla Masperi, Coo di Sap Italia

Quali sono le tecnologie oggi alla base della trasformazione digitale dell’economia italiana?

La trasformazione digitale è un viaggio. E questo viaggio è tanto importante quanto la destinazione: diventare un’impresa intelligente che sfrutta in tempo reale il valore dei dati per offrire esperienze straordinarie a clienti, partner e dipendenti. Molte organizzazioni hanno deciso di intraprendere un percorso di trasformazione digitale, ma spesso, incontrano delle difficoltà. Ci sono infatti dei miti da sfatare prima di iniziare questo percorso. Molte aziende per esempio, hanno un approccio un po’ apatico nei confronti della digital transformation: pensano che sia sufficiente aggiornare o modificare i sistemi informatici.
Alcune organizzazioni partono da aspetti come la user experience, alcune cercano di eliminare i costi e passare al cloud per essere più agili e trarre vantaggi dai micro-servizi. Molte vogliono capire come possono inserire tecnologie emergenti, come il machine learning e l’intelligenza artificiale, nei loro processi aziendali. E infine la maggioranza vuole essere certa, che abbracciando nuovi scenari come IoT, big data, in-memory computing possa avere un ritorno economico.

Sap ritiene che la digital transformation abbia un impatto più profondo sulle risorse di un’organizzazione: coinvolge sì tutte gli aspetti appena evidenziati, ma, elemento più importante, coinvolge soprattutto le persone, richiedendo un approccio mentale e skill nuovi.

Carla Masperi
Carla Masperi

In che modo si costruiscono le competenze per metterle in azione e per gestirle?

Lo sviluppo delle competenze digitali inizia con la preparazione dei nostri figli al mondo del lavoro mentre sono a scuola o all’università. Le aziende sono ben felici di accogliere i nuovi talenti e di beneficiare delle conoscenze e delle diverse competenze che le nuove generazioni portano. Tuttavia, non stiamo ancora partecipando attivamente e sostenendo questo sviluppo di conoscenza. Non solo come genitori, ma anche nei nostri ruoli di lavoratori o imprenditori. La buona notizia è che tutti noi possiamo farlo.

Le aziende, ad esempio, possono creare collaborazioni con scuole o università per offrire agli studenti opportunità di formazione e certificazione durante gli anni accademici. Le collaborazioni extracurriculari aiutano gli studenti a colmare il gap tra università e posto di lavoro, trovare un impiego adatto dopo la laurea e portare in tempi brevi valore aggiunto alle aziende.

Le organizzazioni hanno bisogno di entrare in contatto con i talenti e possono generare ancora più valore influenzando il percorso di studi degli studenti. Questo rende molto più semplice attrarre i talenti giusti in un’organizzazione sin dalle prime fasi, con un vantaggio reciproco.

Ognuno di noi può aiutare a costruire queste collaborazioni incoraggiando i responsabili della propria azienda a partecipare. Condividere le nostre conoscenze con i giovani, introdurli gradualmente nel mondo del lavoro e promuovere il loro entusiasmo per le future carriere sono passi importanti, che ogni impresa può e dovrebbe fare.

Come possono trasformare in valore l’investimento tecnologico le aziende italiane?

Viviamo in un’economia basata sul valore dell’informazione in cui l’uso intelligente dei dati permette a un’azienda di differenziarsi dal proprio competitor.

Nel 2020 tre trend si affermeranno con maggior evidenza: orchestrazione, distribuzione e governance dei dati; sviluppo di data science e analytics predittivi; disponibilità di insight strategici durante le fasi del processo decisionale.

In altre parole, sfrutteremo in modo sicuro la potenza dei nostri dati ovunque essi risiedano; applicheremo un’intelligenza avanzata a tali informazioni in modo olistico;  utilizzeremo questi insight intelligenti in varie aree di business per prendere decisioni strutturate e lo faremo facilmente, quasi in tempo reale e in modo scalabile.

Tuttavia, per far sì che i dati diventino realmente il motore di un’organizzazione, ci sono insight critici che ora sono più importanti che mai: sono i dati esperienziali che derivano dal coinvolgimento emotivo dell’azienda con i suoi clienti, dipendenti e partner.

L’experience management, che implica la combinazione dei dati esperienziali con i dati operativi, è possibile solo sviluppando una strategia di business per creare una piattaforma esperienziale. Tale piattaforma dev’essere in grado di collegare il front-office della customer experience con il back-office dell’intelligent enterprise, per realizzare sinergie basate sull’esperienza del  cliente o del dipendente sull’intera catena del valore.

sap

Che connotati deve avere chi prende in carico la regia della trasformazione tecnologica nelle aziende, ossia il system integrator?

Con l’accelerazione dell’innovazione, il cambiamento tecnologico e i nuovi rivoluzionari modelli di business, i partner Sap sono un elemento indissolubile della nostra strategia. +

I partner hanno il potere di contribuire all’innovazione, creare nuovi mercati e guidare l’adozione del nostro portafoglio di soluzioni.

Il nostro ecosistema comprende più di 21.000 partner in tutto il mondo, di cui circa 400 in Italia. Queste aziende ci aiutano a realizzare, distribuire, diffondere e fornire assistenza per i nostri software e piattaforme. Offriamo ai nostri partner l’accesso alle nostre soluzioni: applicazioni, analytic, database, tecnologia mobile, cloud e piattaforme. Insieme, estendiamo il software attraverso installazioni on-premise, implementazioni cloud e dispositivi mobile.

Dal canto loro i nostri system integrator devono avere competenze tecniche e di industry di altissimo livello, devono saper accelerare i cicli di innovazione e l’adozione di nuove soluzioni Sap, migliorare la customer satisfaction e creare un ambiente in cui i clienti possano scalare le proprie applicazioni cloud con investimenti ragionevoli.

Che ruolo riveste il system integrator nella trasformazione digitale delle piccole e medie imprese, spesso prive di specifiche competenze nella information technology?

L’importanza del ruolo del partner per una Pmi è fondamentale e non solo per una questione di risorse It più limitate. In primo luogo perché anche le Pmi italiane, così come le aziende più grandi, si muovono in mercati che richiedono forte velocità di adattamento e flessibilità; in secondo luogo la continua evoluzione delle tecnologie, con innovazioni che molti imprenditori a volte vogliono subito, penso per esempio alla “servitizzazione” del prodotto, richiedono anche alle Pmi di mantenere il passo per poterne sfruttare tutti i vantaggi.

Ecco quindi che il partner di una Pmi non deve rivestire solo il ruolo di esperto di tecnologia, ma deve sviluppare anche altri aspetti, come consulenza e advisor, per sviluppare e accompagnare il cliente nel suo specifico percorso di trasformazione, rispettandone ritmi e risorse.

sap

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