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Le PMI italiane sono sempre più impegnate nel digital marketing

Groupon ha condotto una interessante indagine sull’importanza attribuita dalle PMI al digital marketing.

Le risposte ottenute dal report sono state molto nette. Prima di tutto, secondo la quasi totalità (il 95%) delle piccole e medie imprese italiane il marketing in quanto tale è essenziale.

Inizia, poi, ad emergere in modo interessante la rilevanza che le PMI attribuiscono alle attività di marketing online: negli ultimi 12 mesi, infatti, ben il 24% del budget è stato allocato in attività di online marketing.

La tendenza è chiaramente in crescita: Un numero rilevante di aziende, il 62%, ha dichiarato di aver già previsto un incremento delle risorse per le attività di marketing online nei prossimi 12/24 mesi.

In questo senso, i principali obiettivi che le PMI pensano di poter raggiungere con campagne digital sono: acquisire nuovi clienti (71%), incrementare la propria awareness (38%) e promuovere offerte speciali (35%).

Oggi, il mondo digitale è la principale fonte di informazione per i consumatori che sono influenzati soprattutto dai social media; la maggioranza delle PMI italiane (56%) si comporta di conseguenza e, come principale canale di marketing, dichiara di aver usato negli ultimi 12 mesi Facebook o Instagram. In particolare il 53% privilegia questi social network per promuovere le offerte speciali.

Le PMI italiane restano, però, legate anche agli altri canali più tradizionali come il direct marketing (es. flyers e leaflets), utilizzato dal 46%, e l’advertising outdoor scelto dal 37%.

Le PMI si dimostrano molto soddisfatte del digital marketing, infatti, due su cinque (41%) afferma che la propria presenza sui social media sia stata l’investimento di marketing più efficace negli ultimi 12 mesi e uno su cinque (21%) afferma che sia stata la pubblicità sui social media a pagamento (es. su Facebook o Instagram) ad avere questo primato. Poco meno di un quarto (23%) rimane convinto dell’efficacia di un mezzo più tradizionale come il direct marketing.

Queste valutazioni di efficacia rispecchiano le convinzioni che i referenti delle PMI hanno su quali siano gli strumenti di marketing che hanno maggior impatto sul consumatore finale.

I social media di proprietà delle aziende sono giudicati il mezzo con maggior mordente dal 51% delle PMI, convinzione sostenuta da addirittura il 74% delle micro imprese; al secondo posto troviamo le adv sui social media, giudicate fondamentali dal 37% degli intervistati.

Un’interessante opportunità è vista anche negli influencer: sono il 65% delle PMI a riconoscere l’importanza che questi personaggi possono rivestire per il loro business, se correttamente coinvolti in attività e progetti a loro dedicati.

Sono i proprietari o i Managing Director delle PMI ad essere “in prima linea” in fatto di implementazioni di campagne di online marketing. Oltre 3 su 5 (61%) si occupa direttamente di seguire queste attività, mentre solo il 20% decide di demandare questo compito a un Marketing Manager e un ristretto 7% si affida ad altre figure interne.

Oltre un terzo (38%) dei marketing decision makers dichiara di aver già implementato una campagna di marketing con Groupon e di questi più di un quarto (28%) lo ha fatto negli ultimi 12 mesi.

Per l’immediato futuro, la maggioranza delle PMI si dimostra incline a investire sui nuovi tool di marketing online. Il 52% degli intervistati programma di utilizzare strumenti di marketing personalizzato, che utilizzano l’analisi dei dati per fornire messaggi targettizzati e tool di intelligenza artificiale che, grazie all’apprendimento automatico, migliorano il percorso di acquisto del cliente.

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