Ingram Micro lancia Token e rafforza la Mobility

Nuovi serviuzi, in un’ottica di azienda estesa, mentre con i dealer si aprono nuove opportunità nel Sim-Free.

L’annuale appuntamento con la tappa milanese di Showcase è l’occasione per Antonio Masenza, Executive Managing Director di Ingram Micro, per fare il punto sull’andamento delle attività e per annunciare le novità che nei prossimi mesi caratterizzeranno le sue strategie.
E quest’anno, che Masenza sottolinea essere per la filiale italiana di Ingram ”Il migliore della sua storia”, con risultati che la collocano tra ”tra le migliori in Europa per crescita, redditività, produttività, con tassi superiori alla crescita del panel Context”, la scelta comunicativa è quella di cambiare le carte in tavola.
”Non siamo i più grandi, non siamo i migliori, non siamo i più veloci. Siamo umani”, recita il video che introduce i lavori della giornata.
Ed è proprio per questa umanità, che diventa il tratto distintivo aziendale, che Ingram Micro non solo vuole trovare un modo nuovo di stare sul mercato, ma cerca soprattutto di cambiare il rapporto tra fornitore e cliente, riportandolo su un piano paritetico.

Perché questo avvenga si devono accorciare le distanze tra gli attori della filiera, ad esempio portando i dealer direttamente all’interno del sistema informativo di Ingram e facendone una vera e propriua estensione del distributore.
Era un’idea, questa, cui Masenza stava lavorando da tempo: ”C’è mvoluto un anno e mezzo di tempo per sviluppare la strategia e poi sei mesi per il brevetto. Ora stiamo lavorando in beta test con alcuni partner e ci prepariamo per il deployment”.

Il frutto di questo anno e mezzo di lavoro si chiama Token e viene racconbtato di fatto come una piattaforma di lavoro e comunicazione per i dealer, che possono operare in un’ottica di azienda estesa.
Avranno un numero di telefono Ingram,potendo dunque erogare servizi “per”Ingram (”Il dealer usa il market place e noi usiamo i suoi servizi, facendo leverage sulle soluzioni e sulle best practice, spiega Masenza), saranno riconosciuti dal sistema e dunque indirizzati al loro interlocutore aziendale direttamente e nel più breve tempo possibile, potranno disporre di una linea di comunicazione diretta con i vendor, potranno ricevere supporto ad esempio nella scrittura di bandi di gara.
Soprattutto potranno operare in un’ottica di libertà di scelta e di risparmio di tempo.
”Best Price e Click Driven sono i due principi sui quali è stato sviluppato Token. Ricercando un prodotto, il dealer non solo può visualizzare prezzo e disponibilità del prodotto, ma anche il prezzo e la disponibilità presso altri competiro, nonché la disponibilità di eventuali soluzioni alternative da proporre ai suoiu clienti. Al termine del percorso di acquisto, e priuma della finalizzazione, il rivenditore può visualizzare il risparmio complessivo e il suo saldo punti loyalty”.
Token, e qui arriviamo al concetto di Click Driven, può essere anche un’icona attiva sulla barra del menu del browser e abilita la visualizzazione di liste di acquisto direttamente all’interno di una attività di navigazione.
Altro naturalmente è in fase di sviluppo e verrà abilitato nei mesi a venire.

”Dietro Token – racconta Masenza – c’è una stretta collaborazione con Microsoft. Ci sono la business intelligence, il Crm, c’è il cloud Azure e la communication con Lync. Microsoft è un partner nel quale crediamo e che ha reso possibile l’infrastruttura tecnologica sulla quale poggia la piatatfiorma”.


La nuova mobility

Ma c’è una seconda area nella quale Ingram Micro annuncia novità importanti a partire dasi prossimi mesi: la mobility.
Sergio Ceresa, che ha assunto la responsabilità dello sviluppo di questo business, così racocnta.
”Siamo in un momento di importante cambiamento per il mercato, che vede una importante crescita dell’open channel”.
I motivi sono facilmente intuibili. Se i tempi medi di ricambio dei dispositivi, smartphone o tablet che siano, sono di 18 mesi, è facile intuire che ci sia una discrepanza con i 30-36 mesi offerti dai programmi di loyalty degli operatori.
”Secondo Gfk oltre il 50 per cento delle vendite saranbno in open market e per l’Italia questo significa oltre 8 milioni di dispositivi in un anno”.
L’obiettivo di Ingram è dare un ruolo non solo al retail ma anche ai dealer indipendenti in questo scenario.
”Per poter vendere dispositivi Sim free, i dealer deono offrire servizi: assicurazione, estensione di garanzia, buyback, trade in, sostituzione anticipata, finanziamenti, rateizzazioni. Bisogna gestire gli aggiornamenti, le sostituzioni per rottura, smarrimento, furto”.
Ingram Micro si è strutturata per offrire ai dealer questi servizi, attraverso un accordo con Canai, rete di punti di vendita specializzati proprio nei servizi di trade in e attivi con oltre 6.000 punti di vendita in Europa e un gestito di un milione di dispositivi l’anno.

“Noi rappresentiamo Canai in Italia. Ai rivenditori daremo una postazione in negozio per la gestione del dispositivo in rientro: deve accendersi, non deve avere rotture di schermo e deve disasbilitare servizi e account connessi”
.
I dealer devono poter offrire agli end user così come alle aziende un ventaglio completo di serrvizi, inclusi dunque noleggio operativo, trade-in sull’usato, advanced replacement.
”Per le imprese è un valore, per il canale un vantaggio”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome