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Gtt, le tecnologie 4.0 motore della trasformazione digitale

Lo speciale dedicato alla trasformazione digitale di 01net svela i punti di vista dei più importanti player internazionali operanti in Italia e Gtt Communications è senza dubbio uno di essi. A rispondere alle nostre domande è Cristina Crucini, che per la società riveste il ruolo di Marketing Director South Europe .

Quali sono le tecnologie oggi alla base della trasformazione digitale dell’economia italiana?

In un paese come l’Italia, dove le Pmi sono il vero motore dell’economia, la tecnologia, o per meglio dire, le tecnologie sono alla base del mantenimento del loro successo. Tecnologie abilitanti come analisi dei big data, sistemi cloud, cyber-security, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, internet delle cose e delle macchine e intelligenza artificiale possono senza dubbio arricchire l’offerta industriale di nuovi servizi “intelligenti”, migliorare l’efficienza tecnica ed energetica dei processi industriali, aumentare la flessibilità produttiva. Le tecnologie 4.0 servono a prendere decisioni più rapide e precise, a permettere nuove forme di interazione uomo-macchina, a interconnettere l’intera catena del valore interna all’impresa e, potenzialmente, l’intera catena di fornitura, integrando gli oggetti e trasformandoli in sistemi intercomunicanti dotati di “intelligenza”. Per farlo però c’è la necessità di disporre di una rete di comunicazione affidabile, possibilmente in fibra ottica. In questo senso direi che la “tecnologia delle tecnologie”, il più importante dei pilastri tecnologici è internet: sempre più aziende in Italia considerano una priorità assoluta trasformare l’infrastruttura di rete per rendere possibile la digitalizzazione, supportando la migrazione verso un business basato su applicazioni e collegato sia ai data center aziendali sia al cloud pubblico. E questo è anche il segno di una crescente attenzione alla trasformazione nell’ambito dell’Agenda Digitale Italiana, il documento strategico con cui l’Italia ha fissato le modalità e le priorità di intervento per la digitalizzazione del sistema Paese, e delle modifiche al contesto legale e normativo italiano per stimolare l’innovazione del cloud.

Cristina Crucini
Cristina Crucini

 

In che modo si costruiscono le competenze per metterle in azione e per gestirle?

Tre temi sopra tutti: l’approccio digitale sin dall’inizio del percorso di studi, l’alternanza scuola lavoro e lo smart working. La scuola dovrebbe essere uno dei grandi attori della trasformazione digitale, mettendo gli studenti a diretto contatto con le tecnologie abilitanti per rispondere alle sfide di un mondo in rapidissima evoluzione, dove sempre più c’è necessità di competenze trasversali. La possibilità poi per uno studente di entrare in contatto in modo serio con il mondo del lavoro fornisce ai giovani un’esperienza concreta, che li aiuta a mettere in pratica le conoscenze acquisite a scuola e ne completa la formazione da una prospettiva nuova e coinvolgente. In questo modo i giovani possono entrare in contatto diretto con il tessuto produttivo del paese e capire molto meglio come orientare il proseguimento del loro percorso di studio. Credo che alle aziende italiane possa ritornare come beneficio il loro impegno di collaborazione con il mondo della scuola perchè le competenze create da questa cooperazione torneranno certamente poi a loro vantaggio. Prima di questa emergenza da Coronavirus lo smart working non era mai stato un tema da prima pagina in Italia. Eppure, come altre iniziative aziendali basate sull’IT, ha impatti dirompenti che vanno ben oltre i guadagni di efficienza in azienda, e toccano l’organizzazione dei processi, la sfera sociale e la sostenibilità. Ma per beneficiare appieno dello Smart Working occorre aver creato una “cultura” dello Smart Working. Chi si collega da remoto deve avere una connessione che gli assicuri sempre la banda necessaria a supportare le applicazioni che usa quotidianamente: un montatore video o un progettista hanno esigenze diverse da uno studente o un amministrativo, ma anche quest’ultimo potrebbe dover fare delle riunioni in videoconferenza. Il primo presupposto è dunque una solida base di tecnologie per garantire accessi da remoto sicuri e performanti. Base su cui poi rendere disponibili le applicazioni – scolastiche o aziendali -, e su cui formare appunto nelle proprie persone dei veri e propri “skill” da smart worker, e in azienda una cultura di smart working.

Come le aziende italiane possono trasformare in valore l’investimento tecnologico?

 La globalizzazione e il fatto che le applicazioni business-critical dovrebbero essere disponibili ovunque in azienda per garantire efficienza e competitività, sono una pressione gigantesca per molte aziende. Sempre più aziende adottano quindi una marcata strategia “cloud-first” per soddisfare le aspettative dei clienti. Ma c’è un problema: Internet è ormai dato per scontato, e quindi l’attenzione più grande è posta più in alto nella catena del valore, su applicazioni e servizi interessanti che si spera rivoluzioneranno il business. Purtroppo però troppe aziende non hanno ben presente che è necessario un provider di rete affidabile perchè la propria strategia cloud a lungo termine abbia successo. Un errore che può rivelarsi molto costoso. Il successo a lungo termine richiede la consapevolezza che esiste un buon numero di ottimi fornitori di rete e che ogni strategia cloud, per essere veramente definita una vera strategia cloud, deve includere una strategia a lungo termine per l’infrastruttura e per la rete. Per quelle aziende che lottano per ottimizzare il proprio business in un moderno mercato globale – dove l’efficienza dei dipendenti e l’esperienza del cliente dipendono dalle prestazioni del software – la chiave del successo non è solo prendere decisioni rapide, ma trovare il giusto fornitore di rete. Perché, nel momento in cui sempre più applicazioni business-critical vengono spostate nel cloud e l’Internet of Things è alle porte, la rete – e la sua qualità – diventa cruciale per trasformare gli investimenti tecnologici in valore che dura nel tempo. Per avere successo nel cloud è necessaria un’infrastruttura dinamica, sicura e che soddisfi le esigenze degli stakeholder interni ed esterni. Le prestazioni devono essere in grado di crescere al passo con i servizi cloud e, poiché la rete ha tempi di evoluzione più lunghi, essa richiede una pianificazione anticipata e soluzioni scalabili.

gtt

Che ruolo riveste un operatore di rete di primo livello come Gtt nella trasformazione digitale delle aziende italiane?

Con la trasformazione digitale oggi in atto le reti tradizionali stanno raggiungendo il loro limite: questa rivoluzione digitale è il fattore che guida la crescente dipendenza delle aziende dalla rete e accelera la richiesta di requisiti di rete sempre più performanti. Oggi assistiamo a una crescita annuale oscillante tra il 30% e il 40% nella richiesta di banda trasmissiva e connettività da parte delle imprese, mentre Cisco stima che il traffico globale IP triplichi ogni 5 anni. I servizi di mobilità e cloud hanno trasformato il modo in cui le aziende di tutte le dimensioni operano e interagiscono con i propri clienti, cambiando il modo in cui le persone comunicano, apprendono e lavorano, aprendo così la strada a nuovi modelli di business. Velocità e prestazioni della rete sono requisiti indispensabili per l’accesso alle piattaforme di e-commerce. Anche il funzionamento efficiente e senza interruzioni della supply chain dipende da una rete affidabile. Diverse organizzazioni manifatturiere multinazionali italiane si sono rese conto che la modernizzazione della rete aziendale è il primo passo e insieme l’elemento chiave abilitante del loro percorso di trasformazione, essenziale per abbracciare l’innovazione e raggiungere i loro obiettivi di business più impegnativi. Gtt è un operatore di rete globale tra i primi 5 al mondo, la nostra missione è quella di connettere persone e organizzazioni in tutto il mondo, ad ogni applicazione nel cloud, ottimizzando le latenze per garantire tempi di risposta sempre più brevi. Come fornitore di telecomunicazioni, Gtt è quindi un abilitatore della trasformazione digitale. Servizi Internet dedicati e completamente gestiti possono essere implementati per connettere sedi in remoto, accedere a Internet e ai servizi di cloud networking, migliorare la collaborazione quotidiana tra i dipendenti e con clienti e fornitori. La rete alla base dei servizi internet è come il sistema nervoso digitale del “corpo” Paese, e deve garantire che il traffico raggiunga la sua destinazione nel modo più rapido ed efficiente possibile e abbia sempre la via più diretta verso le applicazioni di business, i sistemi e i siti web importanti per ogni lavoratore agile.

gtt

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