Gartner e la faticosa crescita dei dispositivi

La crescita sarà anche modesta, ma le cifre in ballo proprio non lo sono.
Secondo Gartner, il mercato mondiale dei dispositivi, ombrello sotto il quale la società di ricerca accomuna genericamente pc, tablet, ultramobile e telefoni mobili, è destinato a crescere dell’1,5 per cento fino a raggiungere i 2,5 miliardi di unità entro la fine dell’anno.
Una stima, va detto, in ogni caso ridimensionata rispetto a quel +2,8 per cento dichiarato in precedenti dichiarazioni.

In calo risulta invece la spesa totale, destinata a fermarsi a 606 miliardi di dollari a fine anno, con un -5,7 per cento rispetto al 2014.
La colpa?

Nell’ordine di Europa Occidentale, Russia e Giappone che rallentano la loro propensione all’acquisto di personal computer anche a causa della svalutazione delle loro monete rispetto al dollaro.

Per il pc tradizionale non c’è una ripresa in vista: dai 277 milioni di unità consegnate a fine 2014 si scenderà infatti a 251 milioni quest’anno per poi lentamente scivolare verso I 233 milioni tra due anni.
Attenzione però.

In questo comparto la compensazione c’è ed è rappresentata dagli ultramobile, categoria nella quale rientrano gli Ultrabook, le machine con form factor estremamente leggero e sottile o ancora i MacBook Air.
Perché in questo caso si passa dai 37 milioni dello scorso anno ai 49 del 2015 con attese di 89 milioni di unità a fine 2017.
La sommatoria dei due valori, sulla linea del tempo, indica un leggero progresso per l’intero comparto, che da 314 milioni di unità del 2014 scenderà a 300 quest’anno, per poi recuperare a 322 milioni a fine 2017.
C’è da dire che l’imminente rilascio di Windows 10 rappresenta, per lo meno per quest’ann, un ulteriore element di dilazione degli investimenti soprattutto nel segmento business: gli effetti benefici del nuovo sistema operative potranno vedersi sulle vendite di pc al mondo delle imprese secondo Gartner solo a partire dal 2016.

Sembra un anno di attesa anche sul fronte dei tablet, che da tempo mostra la sua maturità.
Dai 226 milioni di unità dello scorso anno si scenderà a 214, per poi risalire verso I 244 milioni nei prossimi due anni. Merito, probabilmente, della nuova classe dei convertibili, che sta prendendo sempre più convintamente piede.
Secondo Gartner siamo comunque in presenza di un comparto che fatica a trovare segmenti nuovi di utenza e che, in assenza di reali innovazioni tecnologiche, tende a estendere il ciclo di vita dell’acquistato.
Trainati dai mercati emergenti e da quello cinese in particolare, mostrano particolare vivcacità solo gli smartphone, che da 1,8 miliardi di unità saliranno a 1,9 per poi sfondare già dal prossimo anno il tetto dei due miliardi di pezzi. Il tutto, però, in un contesto di downpricing marcato.

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