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Con un algoritmo Costa Crociere riduce lo spreco di cibo

Il 5 gennaio 2019 partirà da Venezia la “Crociera dei Grandi Oceani” a bordo della nave Costa Luminosa. Si tratta di un viaggio intorno al mondo di quasi quattro mesi.

112 giorni, 43 tappe, 5 continenti e 3 oceani da attraversare con a bordo centinaia di persone alle quali bisogna dare da mangiare.

Uno sforzo logistico importante che può generare sprechi che Costa Crociere ha cercato di eliminare varando il programma 4goodfood, che punta alla riduzione addirittura del 50% degli sprechi alimentari a bordo delle navi entro il 2020.

Il programma 4goodfood di Costa Crociere

La flotta della società italiana prepara ogni anno circa 54 milioni di pasti che con l’utilizzo di 4goodfood non dovranno più generare sprechi. Le procedure infatti sono state interamente riviste in chiave sostenibile con un approccio integrato.

Il programma, che si avvale della collaborazione di partner come Fondazione Banco Alimentare onlus, Cittadinanzattiva, Fondazione Slow Food per la Biodiversità, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Winnow, è in fase di implementazione su tutte le navi della flotta, dopo essere stato sviluppato e testato a partire dal 2016 sull’ammiraglia Costa Diadema.

L’iniziativa – presentata a Milano in occasione della Giornata mondiale sugli sprechi alimentari – è la prima di questo genere mai realizzata nel settore marittimo: parte dai processi di preparazione del cibo a bordo e arriva a coinvolgere ospiti ed equipaggio.

Attraverso il posizionamento di bilance localizzate nelle cucine e collegate a un sistema di condivisione dei dati, Costa, insieme alla startup Winnow, ha introdotto un sistema per la mappatura, quantificazione ed analisi degli sprechi nella fase di preparazione del cibo.

Un sistema digitalizzato che ha permesso di integrare progressivamente azioni di miglioramento a bordo delle navi.

La soluzione è in grado di intuire i consumi delle migliaia di ospiti, evitando la preparazione di cibo destinato a essere sprecato. L

a fase di test ha permesso in 11 mesi di ridurre di oltre il 50% lo spreco alimentare, equivalenti a una riduzione di 1.189 tonnellate di Co2, ovvero le emissioni di 231 automobili in un anno.

Secondo i dati del Wrap (Overview of waste in the UK Hospitality and food sector), nei ristoranti si sprecano in media 284 grammi di cibo a persona per ogni pasto, contro i 216 grammi rilevati sulla flotta della compagnia italiana prima di avviare il programma.

L’aspetto più importante del programma è il coinvolgimento dei due milioni di ospiti delle navi di Costa Crociere e dei 19.000 membri d’equipaggio.

L’altra faccia dell’innovazione di Costa si chiama Smarty ed è un chatbot in grado di rispondere alle domande quotidiane degli agenti di viaggio. Anche Smarty ha passato una fase di test ed è oggi a disposizione di tutte le agenzie per supportare gli agenti nelle loro richieste di informazione.

Inserito tra i servizi CostaNext in sostituzione del precedente sistema Chiedi-C, Smarty punta a velocizzare la relazione tra Costa e gli agenti: incrociando una mole molto consistente di Faq, informazioni e materiali della Compagnia, il chatbot è in grado di offrire risposte precise e circostanziate a moltissime domande quotidiane delle agenzie.

 

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