zNas, l’ultima parola nel network attached storage

L’architettura fluida di Compellent si arricchisce di un file system le cui prestazioni scalano linearmente con le necessità, quindi ideale per gestire anche i dati non strutturati.

Negli ultimi anni il mercato storage sta espandendosi insieme ai dati aziendali non strutturati, ad esempio posta elettronica e video, che stanno crescendo a ritmo molto veloce. Contemporaneamente la gestione dello storage va verso approcci virtuali gestiti con criteri di ottimizzazione, quali la deduplicazione, che riducono la necessità di unità fisiche, allungando la vita dei dispositivi e dei sistemi esistenti, San o Nas. E se il mercato San è ancora 10 volte quello Nas (Gartner), che sta crescendo 5 volte più velocemente di San (Idc).
Una situazione così ricca di variabili va gestita in maniera innovativa quando non creativa, come fa Compellent, l’azienda che ha lanciato la Fluid Data Architecture. Un nuovo componente di questo approccio è zNas, lo unified storage basato sul file system Zfs, rilasciato il 27 aprile, pochi giorni prima del C-Drive, la conferenza per partner ed utenti d’inizio maggio.

zNas, lo unified storage lineare
Uno degli argomenti più attuali è la coesistenza tra i due paradigmi San e Nas verso lo unified storage management. Se la classica San opera a livello di blocco di dati strutturati, Nas gestisce direttamente i file. I classici file system non sono adatti al compito: non hanno una gestione ottimizzata e per di più le loro prestazioni decadono al crescere della quantità di dati. Il nuovo file system Zfs, invece, ha prestazioni che scalano linearmente con la quantità totale di storage da gestire, risultando quindi ideale per le esigenze attuali.
E’ quanto ha scelto Compellent lanciando zNas, la nuova soluzione di unified storage intelligente che si sposa con la Fluid Data Architecture. “La nostra soluzione funziona già con appena 2,5 TB di dati”, ha detto Bruce Kornfeld, VP Marketing di Compellent, in un’intervista esclusiva a 01Net, “e sul campo si mostra competitiva già su 3-5 server aziendali”, che tagliando con l’accetta fanno un centinaio di utenti.
Il cruscotto di gestione è unificato, semplificato e di lettura immediata. “La soluzione unificata di Compellent”, ha proseguito Bruce, “permette operazioni diskless, elimina la stranded capacity e gestisce insiemi di dispositivi di memoria in virtual pool per qualsiasi esigenza”.
Il cuore della soluzione è l’hardware di servizio, basato su un Dual Xeon quad-core E55540 su architettura Nehalem, con memoria da 24GB o doppia e connettività elevatissima: il front-end oggi a 1GbE e domani a 10GbE, mentre il back end è un 8Gb in FC.
La soluzione zNas su Fluid Data Architecture è scalabile ed opera insieme a più sistemi operativi. E’ ideale per la virtualizzazione a più livelli e policy-driven per l’automazione dello spostamento dei dati tra i livelli dell’architettura dati. Consente l’inserimento di metadati per attivare operazioni di intelligence e ottimizza l’uso dello spazio. I nuovi componenti saranno disponibili attraverso i partner entro la fine di giugno.

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