La notizia che circola in queste ore potrebbe -il condizionale in questo caso è più che mai d’obbligo – essere riassunta in meno di dieci parole: Yahoo cambia nome e Marissa Mayer si dimette.
La questione in realtà è un po’ più complessa e richiede un’analisi di scenario completa.
Il punto di partenza è che le operazioni per la vendita a Verizon stanno comunque proseguendo, nonostante le turbolenze degli ultimi mesi, dovute alla scoperta dei furti di dati avvenuti negli anni passati.
Non è ancora detta l’ultima parola, tuttavia i lavori possono essere definiti in corso.
Cosa non rientra nell’accordo tra Verizon e Yahoo
Se tutto dovesse andare in porto, Verizon non acquisirà l’intera azienda: restano infatti escluse dall’accordo la partecipazione del 15 per cento di Yahoo in Alibaba e Yahoo Japan.
Ecco: è questa Yahoo, sostanzialmente una holding, che cambia nome, così come comunicato alla SEC. Questa parte della società verrà rinominata Altbaba ed è dal board di questa Yahoo che Marissa Mayer, e con lei altri quattro executive, ha rassegnato le dimissioni.
Tutto il resto, motore di ricerca, blog, homepage, servizi email, passerà in Verizon, con tutta probabilità manterrà il proprio nome e potrebbe anche mantenere la presenza di Mayer, che in altre occasioni si era dichiarata disposta e interessata a vivere direttamente il nuovo capitolo della storia della società.
Tutto questo avverrà, naturalmente, solo nel caso in cui l’accordo con Verizon dovesse andare in porto. In caso contrario, sarà solo un nulla di fatto.