Yahoo: ci vuole pazienza

Il nuovo Ceo non ha fretta. Tutte le ipotesi sono sul tavolo, dichiara.Prende tempo per studiare il business e per trovare soluzioni che valorizzino l’azienda e l’azione.

Meglio di quanto Wall Street non temesse. La triemstrale di Yahoo si chiude non certo positivamente, ma lontana dal disastro che più di un analista temeva di dover constatare.

Il fatturato netto ha raggiunto quota 1,375 miliardi di dollari,in linea con le attese di Wall Street, mentre la cifra lorda (che include le quote dovute ai siti affiliati) si è fermata a 1,81 miliardi di dollari, in calo dell’1% rispetto al quarto trimestre del precedente esercizio.

Gli utili, al netto di oneri e spese straordinarie, passano da 205,7 a 238 milioni di dollari, pari a 17 centesimi per azione. Incluse le spese di ristrutturazione e i relativi oneri si parla però di una perdita di 303 milioni di dollari, pari a 22 centesimi per azione.

Al di là delle cifre, l’attesa, come anticipato ieri, era tutta sulle dichiarazioni del nuovo Ceo Carol Bartz, che si è comunque mantenuta in una sorta di limbo tranquillizzante.
Da un lato sostiene di non aver accettato l’incarico per vendere la società, dall’altro però conferma che tutte le ipotesi sono ancora sul tavolo. In particolare, per quanto riguarda il business della ricerca, quello per il quale negli ultimi 11 mesi si ètenuto il braccio di ferro con Microsoft, dichiara di essere ancora in fase studio.

Chiede pazienza. La chiede agli analisti, invitandoli a non essere troppo ansiosi di vedere accordi, la chiede soprattutto agli investitori. Un paio d’anni, sostiene Bartz.

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